(Dozza, 14 settembre 2015) – Ha preso il via questa mattina, con la partecipata conferenza di inaugurazione nel Salone Maggiore della Rocca sforzesca, la XXV Biennale del Muro Dipinto di Dozza che animerà le strade del borgo e di Toscanella fino a domenica 20 settembre. A fare gli onori di casa in occasione del debutto ufficiale sono stati il sindaco di Dozza, Luca Albertazzi, e la presidente della Fondazione Dozza Città d’Arte, Simonetta Mingazzini. Presenti all’evento anche alcuni dei sei artisti protagonisti di questa manifestazione: Maria Agata Amato, Paolo Barbieri, Maria Distefano, Fabrizio “Bicio” Fabbri, Omar Galliani e Umberto Zanetti. A portare il saluto dell’Enoteca Regionale Emilia Romagna, che come la Fondazione ha sede nella Rocca di Dozza e collabora proponendo eventi collaterali al Muro Dipinto, è stato il presidente Pierluigi Sciolette. Chi invece ha portato il gradito saluto del ministro Dario Franceschini è stata Sabrina Magrini, segretario regionale per il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo.
Infine, non sono voluti mancare all’appuntamento anche gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna impegnati da alcune settimane nei restauri di due dipinti (“Libertà di pensiero” di Simon Benetton, 1997; e “La scalata” di Concetto Pozzati, 1971, mentre la messa in sicurezza de “La festa della segavecchia” di Tonino Dal Re del 1962 è affidata al figlio Vanni Dal Re).
“Seguendo lo spirito del sindaco ideatore del Muro Dipinto, Tomaso Seragnoli – ha concluso Albertazzi -, vogliamo lasciare un segno nella storia di questo Comune, contribuendo a portare avanti questa tradizione dal grande valore culturale”.
La presidente della Fondazione Dozza Città d’Arte, Simonetta Mingazzini, ha poi sottolineato come “questo cinquantesimo compleanno del Muro Dipinto si caratterizzi per un percorso di grandi opportunità”. “Le scelte artistiche e organizzative – ha aggiunto – sono state adottate in un’ottica di massimo coinvolgimento e massima collaborazione con l’intero paese, cercando di caratterizzare il Muro Dipinto come la manifestazione di tutti i dozzesi; dal ripristino della Commissione Inviti alla partecipazione di artisti, associazioni, attività economiche e ristoratori, tutto è stato pensato per favorire la più ampia partecipazione all’evento”. Per questo motivo, ha continuato, “abbiamo deciso di riscoprire le nostre tradizioni insieme ai dozzesi, in un clima di condivisione e scambio reciproco. Un esempio è la serata del #MuroDipintoShow (mercoledì 16 ore 20 in piazzale della Rocca) pensata per raccontare curiosità e aneddoti ormai perduti delle edizioni passate, così da fare tesoro di una storia che altrimenti andrebbe perduta”.
Sul fronte delle opportunità, Mingazzini ha ricordato infine “quelle per i ragazzi, come nel caso degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna. I giovani artisti emergenti – ha sottolineato – devono poter trovare in un luogo come Dozza un laboratorio in cui esprimere al meglio le loro conoscenze e le loro abilità”.