Acqua potabile, l’Ausl: “in tre anni nessuno sforamento per l’alluminio”

Acqua potabile, l’Ausl: “in tre anni nessuno sforamento per l’alluminio”

A seguito dei dati resi noti da associazioni e comitati ambientalisti circa alcuni rilievi indipendenti effettuati sull’acqua potabile, l’Ausl interviene con un nuovo comunicato chiarificatore che pubblichiamo integralmente.

IMOLA – I dati delle analisi sull’acqua potabile forniti ieri dalla società privata incaricata dalle associazioni ambientaliste imolesi di svolgere controlli in attinenza al tema della discarica, danno adito ad allarmismi assolutamente non giustificati su cui l’Ausl di Imola, come ente deputato al controllo delle acque potabili, ritiene necessario un nuovo intervento chiarificatore.

I controlli dell’Ausl di Imola, del tutto autonomi rispetto a quelli svolti dal gestore, vengono effettuati secondo metodiche normate, acquisendo i campioni direttamente dalle fonti di approvvigionamento (pozzi o bacini  di superficie) e all’interno della rete idrica ed analizzandoli presso l’ARPA di Bologna, laboratorio pubblico con metodi di analisi accreditati. Di norma, sugli impianti interni degli edifici pubblici e privati l’Ausl effettua campionamenti dell’acqua per ricerche chimiche o batteriologiche solo su segnalazione della proprietà.

Dal 1 gennaio 2013 ad oggi i campioni totali (chimici e batteriologici) effettuati sulle acque della rete idrica territoriale sono stati 2258 di cui 1016 nel solo Comune di Imola.

69 i campioni effettuati ad Imola in cui si è ricercato alluminio senza mai avere uno sforamento rispetto al limite di legge di 200 microgrammi/litro.

In dettaglio: in 65 campioni il valore non era rilevabile perché inferiore a 2 microgrammi per litro. In  4 casi sono stati rilevati rispettivamente: 115 microgrammo/litro (campione del 2/9/14, Quartiere Campanella), 3 microgrammo/litro  (campione del 9/9/14 a Sasso Morelli); 4 microgrammo/litro  e 92 microgrammo/litro (campioni del 10/02/15 a San Prospero e a Zolino).

E’ quindi da escludere che il problema messo in rilievo nella conferenza stampa di ieri sia da imputare alla rete dell’acqua potabile della città, che si ribadisce essere controllata e sicura e, tanto meno, si può in alcun modo alludere ad alcun collegamento causale con eventuali criticità connesse alla gestione della discarica.

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