“L’acqua potabile è sicura”. Hera minaccia querele

“L’acqua potabile è sicura”. Hera minaccia querele

IMOLA – In attesa del consiglio comunale straordinario sull’ampliamento della discarica Tre Monti, si susseguono dati e pareri sullo stato di salute dell’acqua potabile. A intervenire è direttamente Herambiente che  replica duramente ai dati diffusi ieri da “Terra srl” in merito ai rischi di contaminazione delle acque legati alla discarica Tre Monti di Imola.

La societa’, che insieme a ConAmi e’ accusata di aver presentato uno studio di impatto ambientale “estremamente lacunoso” per ottenere il via libera all’ampliamento della discarica, “smentisce nel modo piu’ totale” le accuse, dicendo che “non esiste alcun rischio di contaminazione delle acque potabili”, e minaccia querele contro chi sostiene il contrario. Nell’impianto, sostiene Herambiente, “i controlli vengono fatti: si esegue il monitoraggio di tutti gli aspetti ambientali (suolo, sottosuolo, aria, rifiuti, energia), con cadenze prestabilite e indicate nell’Autorizzazione integrata ambientale, che prevede tutti i tipi di controlli da effettuare, i parametri da analizzare e la metodica da applicare, il tipo di campionamento, la frequenza e le modalita’ di archiviazione e trasmissione agli Enti di controllo”. Allo stesso tempo, prosegue l’azienda, anche Arpa “fa continui controlli senza alcun tipo di preavviso: nel 2014 ci sono stati 21 sopralluoghi da parte delle Autorita’ di controllo, e piu’ di 20 nel 2015”. In particolare, si legge in una nota, “non ci sono falde ne’ superficiali ne’ profonde in prossimita’ della discarica che alimentano l’acquedotto di Imola, pertanto non esiste alcun rischio di contaminazione delle acque potabili, che peraltro sono costantemente monitorate e i cui dati sono consultabili anche online sul sito all’indirizzo www.gruppohera.it/inbuoneacque”. L’azienda chiude affermando che e’ “estremamente grave generare una situazione di allarme che non ha alcun fondamento nella realtà”, e per questo “si tutelerà in tutte le sedi competenti”.

I tecnici di Terra srl avevano infatti reso noto che, a seguito di un solo campionamento eseguito sulle acque potabili prelevate da una scuola e da due abitazioni, erano stati rilevati sforamenti dei livelli di alluminio. I tecnici avevano anche ribadito che tale campionamento “non ha valore statistico” ma sarà comunque allegato alla documentazione presentata in Regione.

 

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