L’abbraccio tra il partigiano Mariano e Edda Negri Mussolini. A Imola si scrive una pagina di storia

L’abbraccio tra il partigiano Mariano e Edda Negri Mussolini. A Imola si scrive una pagina di storia

IMOLA – “La storia è già stata scritta, c’è chi ha combattuto dalla parte giusta e chi dalla parte sbagliata”, aveva detto il presidente dell’Anpi Imola, l’ex deputato Bruno Solaroli, nel bollare come “inopportuna” la presentazione del libro su Donna Rachele, scritto dalla nipote Edda Negri Mussolini insieme alla giornalista Emma Moriconi. Peccato che Solaroli, all’epoca dei fatti, avesse solo 4 anni. E che abbia dato della storia d’Italia una versione tanto semplicistica quanto inesatta: bianco o nero, senza sfumature.

Ma, per fortuna, le autrici e la casa editrice il bavaglio non se lo sono fatti mettere. La presentazione, inizialmente prevista al River Side, si è spostata nella prestigiosa location del Molino Rosso, 200 posti, tutti riempiti. La risposta degli imolesi è stata forte e chiara. La libertà di pensiero e di espressione è sacra. Abbiamo il diritto (e forse anche il dovere) di ascoltare un altro punto di vista. Non necessariamente quello giusto, semplicemente diverso. “Stasera qui c’è la Imola pensante” ha detto il giornalista Mattia Grandi, organizzatore della serata che avrebbe dovuto svolgersi al River Side.

Ma la lezione di vita, a tutti, Anpi e Istituzioni comprese, l’ha impartita Mariano Bignami, un partigiano 89enne. La storia di Mariano è stata raccontata nel libro di Paolo Bedeschi (ex presidente Coop Reno) “Le avventure di un ragazzo del ’27” che, ieri sera, è stato scambiato con quello di “Donna Rachele mia nonna – la moglie di Benito Mussolini”.

Mariano, dopo aver letto delle polemiche, ha ritenuto doveroso intervenire alla serata, “per congratularsi” con Edda, “perché è giusto riappacificarsi con la storia dopo 70 anni”. L’abbraccio tra Edda e Mariano, avvenuto proprio a Imola, Città medaglia d’oro della Resistenza, è una piccola ma importantissima pagina di storia. Che abbiamo scritto tutti insieme. Tutti coloro che, ieri sera, hanno voluto presenziare alla presentazione di un libro con il solo intento di ascoltare la storia di una “donna moderna”, romagnola, “di quelle toste, che da minorenne era andata a convivere con nonno Benito senza essere sposata e senza nemmeno poter riconoscere la prima figlia” come ricorda Edda.

Edda ha perso la madre Annamaria quando era piccolissima e ha avuto in quella nonna, Donna Rachele, il suo punto di riferimento più grande. “Il libro della mia vita, qui dentro c’è tutto”. Un lavoro arricchito in ogni sua parte anche da documenti storici inediti, ricercati ed elaborati insieme a Emma Moriconi e che serviranno certamente ad aggiungere un altro tassello alla nostra storia italiana “che non è scritta sul marmo”, ha sottolineato l’editore della Minerva Roberto Mugavero. Nel corso della serata c’è anche spazio per quei richiami, sempre eleganti, alle polemiche che hanno investito la Città sul Santerno: “il libro termina con le ricette di nonna Rachele, una vera apologia”, sorride il giornalista Alessandro Mischi.

Diciamocela la verità. L’Anpi è scivolata pesantemente stavolta. Voleva impedire un evento e ne ha fatto un simbolo della libertà di pensiero. E allora diciamo “grazie”. Grazie a Solaroli, che ha protestato contro la presentazione del libro. Grazie ai giovani iscritti all’Anpi che, da intellettuali “vissuti”, hanno affermato che una donna, quale Rachele Mussolini, non può essere raccontata semplicemente in quanto “nonna”, “senza indagarla nel suo contesto” e dunque condannando “la grave genericità dell’approccio” (senza nemmeno aver letto il libro). Grazie ai soliti antifascisti, i primi che a parole professano la non violenza e poi invitato a boicottare i locali come il River Side e hanno ribattezzato “Molino Nero” il prestigioso Molino Rosso di Imola. Grazie a tutti voi. Perché senza le vostre polemiche, forse Imola non si sarebbe svegliata. Forse la Città non si sarebbe resa conto di essere, in qualche modo, rimasta ferma al 1948 e di aver bisogno di uno scossone. Grazie, perché senza di voi questa pagina di storia, probabilmente, non l’avremmo mai scritta. (b.m.)

 

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One comment on “L’abbraccio tra il partigiano Mariano e Edda Negri Mussolini. A Imola si scrive una pagina di storia”

  1. Luciano

    Bravissimo b.m. ! Un articolo esemplare. Parola di un vecchio giornalista: professionista dal 1957 e tra i fondatori dell’OdG.

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