Laboratori d’arte per i ricoverati di Montecatone: quando la creatività diventa percorso riabilitativo

Laboratori d’arte per i ricoverati di Montecatone: quando la creatività diventa percorso riabilitativo

IMOLA – A Montecatone, è fondamentale integrare il lungo percorso riabilitativo con momenti che possano incentivare le persone a ricordarsi che non sono solo “pazienti”.

A questo scopo, il Servizio Socio-educativo e il Servizio di Terapia Occupazionale promuovono convenzioni con realtà dell’associazionismo e del volontariato che possano proporre regolarmente attività di laboratorio creativo. La partecipazione al laboratorio è generalmente libera; sono benvenuti anche i parenti, perché possano trovare svago e serenità a fianco dei loro cari o anche in autonomia.

Per alcuni pazienti sono presenti le terapiste occupazionali e/o gli educatori perché attraverso la pittura e le altre attività del laboratorio si possano valutare ausili, abilità relazionali ecc.

 

Laddove possibile, la scelta del “maestro d’arte” ricade su un ex paziente di Montecatone o comunque su una persona con disabilità, in modo da offrire anche un esempio concreto di successo professionale e personale, che apra le aspettative delle persone rispetto al loro futuro dopo la dimissione. Il progetto sostenuto dal Rotary con una donazione di circa 10.000 euro è teso, in particolare, a sostenere le attività di pittura, oggettistica e musica sviluppate in collaborazione con le associazioni di persone con lesione midollare “AUS Montecatone” e “APRE Ass. Paraplegici Vignola”.

 

  1. Reinserart – LABORATORIO SETTIMANALE DI PITTURA E DECOUPAGE

Il laboratorio “Reinserart” si è consolidato già dal 2007, grazie alla disponibilità di un ex paziente con tetraplegia (ass. APRE) che ha scoperto dopo la lesione la passione della pittura, facendone una professione; dopo aver sperimentato la capacità di creare bellezza, ha scoperto che anche molti gesti della vita quotidiana che credeva di non poter più svolgere in autonomia, erano alla sua portata: ha imparato come farsi la barba, come mangiare ecc.

La sua fortissima determinazione a “contaminare” i ricoverati si traduce in un laboratorio settimanale molto frequentato da pazienti e parenti, che dimostrano di apprezzare sia la possibilità di un momento di svago in un contesto informale molto amichevole, sia l’opportunità di cimentarsi con tecniche di vario tipo, dando spazio alla propria creatività. Mediamente per ogni seduta sono presenti 5-6 pazienti e altrettanti parenti.

Alcuni dei pazienti che hanno frequentato il laboratorio sono diventati a loro volta artisti apprezzati, che continuano a dipingere dopo il rientro a casa con risultati pregevoli.

 

Il laboratorio comprende ogni anno circa 40 sedute, a cui vanno ad aggiungersi iniziative divulgative come la mostra di fine anno in Ospedale, estemporanea di pittura con pazienti ed ex pazienti impegnati a dipingere in diretta (partecipazione alla Biennale del muro dipinto di Dozza nel settembre 2011, 2013 e 2015) ecc.

 

Grazie al Rotary di Imola sono stati acquistati

  • Materiali di consumo per un anno di attività (Tele, Colori acrilici, Colori a olio, Oggetti da decorare per decoupage, Pennelli, Colla, Lucido)
  • N° 2 Caschetti Puntatori per consentire di partecipare anche ai pazienti con tetraplegia completa

 

  1. LABORATORIO SETTIMANALE DI OGGETTISTICA

Dal 2014 si è sperimentata una modalità di laboratorio creativo più rivolto alle mamme, in cui si creano oggetti decorativi.

La conduttrice è una ex paziente con lesione midollare (ass. AUS Montecatone).

Inizialmente hanno aderito per ogni incontro 6-7 familiari che si sono entusiasmate sia per l’opportunità di svago in sé, sia per la destinazione degli oggetti creati, che sono stati proposti come gadget natalizio a supporto delle attività dell’ospedale. E’ stato sottolineato dai partecipanti che è cruciale scoprire di poter essere ancora utili per qualcun altro, perché aiuta ad uscire dal pensiero fisso di dover accudire un familiare; riconoscere il proprio bisogno di avere momenti gratificanti si è dimostrato anche importante per poter avvicinare il proprio caro in modo più rilassato e sereno.

Alle sessioni del 2015 ha partecipato anche un numero crescente di pazienti; sorprendentemente rispetto alle previsioni, ha aderito anche un numero crescente di pazienti uomini.

 

Grazie al Rotary di Imola sono stati acquistati materiali  di consumo per un anno di attività (Stoffe, Panno lenci, Piccola bigiotteria, Decorazioni in metallo, Colla a caldo, Perline, Cartoncino)

 

 

  1. MUSICA a MONTECATONE

Per diversi anni attraverso un’associazione di volontariato è stato organizzato un appuntamento settimanale per i pazienti interessati ad imparare a conoscere uno strumento o a perfezionarlo in gruppo, attraverso sedute di musica d’insieme. Nel tempo questa attività si è rivelata inadatta alla platea dei pazienti di Montecatone, in cui solo raramente si incontrano ex musicisti che già durante il ricovero riprendono volentieri a suonare, mentre spesso per i neofiti l’impegno iniziale per conoscere uno strumento e la lettura della musica è piuttosto gravoso.

 

Grazie al Rotary sono stati acquistati alcuni nuovi strumenti (2 Beamz *; 1 Hangdrum **) adatti come veicoli sia di avvicinamento alla musica (non richiedendo la conoscenza della musica per poter essere utilizzati con piacere anche da un principiante) che di addestramento delle funzioni residue delle persone con lesioni che compromettono la piena funzionalità degli arti superiori.

L’attività di musica ha così ripreso vigore da gennaio 2016:

  • in ambito riabilitativo a cura del Servizio di Terapia Occupazionale
  • come laboratorio ricreativo con il coinvolgimento di alcuni ex pazienti (ass. AUS Montecatone) e volontari della Fondazione Montecatone Onlus

 

 

* BEAMZ. Il Beamz è un nuovo sistema interattivo per dare la possibilità a tutti di fare musica e di divertirsi interagendo con le note.

L’utilizzo dello strumento avviene interagendo con le mani o con le dita con i raggi laser da esso prodotti e pertanto è utilizzabile anche da chi ha  capacità motorie agli arti superiori minime; attraverso pulsanti è possibile cambiare l’impostazione dei suoni.

 

E’ possibile accedere al Beamz anche con altri sistemi di input quali tastiere facilitate su pc, tochscreen su tablet, sensori esterni abitualmente utilizzati dagli utenti per la gestione degli ausili informatici.

 

Utilizzando la “Beamz Therapy Guide”, scritta dalle D.sse Rhonda Nelson e Aurora Crew della “Temple University” di Filadelfia, si possono ricavare spunti e metodi per utilizzare il Beamz in ambito riabilitativo e in musicoterapia; a Montecatone allo studio

  • la possibilità di utilizzarlo anche come proposta personalizzata per i pazienti che passano lungo tempo allettati
  • adattamenti idonei anche per facilitare l’uso dei pulsanti
  • un sistema per poterlo ancorare, eventualmente, alla carrozzina del paziente

 

Sono possibili esercizi su modelli ritmici, ricreativi, causa/effetto, sulla sequenza e di stimolazione.

Per ogni esercizio proposto dalla guida viene definita la tipologia di obiettivi perseguibili, ovvero se si possono raggiungere obiettivi cognitivi, fisici, o sociali/emozionali.

Gli obiettivi fisici, che sono quelli maggiormente ricercati in terapia occupazione con le persone con lesione al midollo spinale, sono il rinforzo,la manualità fine, la manualità grossolana e l’articolarità.

 

Beamz si presta moltissimo per integrarsi con il “karaoke”: un momento settimanale gradito da pazienti e parenti, perché consente di riscoprire il piacere della musica non solo come ascolto passivo ma come passione da sviluppare in prima persona, e di “colorire” i lunghi tempi del ricovero. Tramite il software Virtual DJ è possibile inoltre comporre brani e loop ed effetti sonori.

 

 

** HANG DRUM Lo hang drum è uno strumento a percussione inventato in anni molto recenti: è il frutto dell’esperienza e della ricerca di due artigiani di Berna, appassionati di percussioni etniche di varie parti del mondo.

E’ composto da due semisfere appiattite in acciaio temperato che, unite, gli conferiscono la tipica forma lenticolare; nella parte superiore troviamo una protuberanza centrale e sette piccole cavità laterali, la parte inferiore è liscia con un’apertura al centro.

Viene suonato con il polso, il palmo e le dita delle mani; il suono è metallico ma caldo e leggero. Generalmente viene suonato tenendolo appoggiato sulle ginocchia, talvolta può anche essere utilizzato un supporto.

A Montecatone viene spesso usato da più persone contemporaneamente, in un clima decisamente armonioso e rilassante. Stiamo sperimentando l’utilizzo di bacchette con un pompon, in modo da facilitare le persone che non hanno (o non hanno ancora recuperato) un movimento fine ed energico della mano e del polso

 

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