Imola per la Siria raccoglie farmaci per l’ospedale di Azaz

Imola per la Siria raccoglie farmaci per l’ospedale di Azaz

IMOLA – Il 15 marzo la guerra in Siria è entrata nel sesto anno. Le città sono carcasse vuote, la popolazione è allo stremo e molti cercano riparo nei campi profughi e nelle città sul confine con la Turchia.

Ma anche qui la vita è durissima.

Per alleviare le tragiche condizioni di questi uomini e donne che vivono solo a qualche ora di aereo da noi, il gruppo “Imola per la Siria” darà vita sabato 16 aprile, in collaborazione con l’associazione We are Onlus e con l’Ordine dei farmacisti, a una Colletta farmaceutica volta a rifornire l’ospedale pediatrico di Azaz.

L’obiettivo è quello di raccogliere farmaci da banco, pediatrici e non, con modalità similari a quelle utilizzate per le più famose raccolte alimentari.

Una o due persone volontarie davanti alla farmacia o al suo interno distribuiranno volantini in cui saranno indicati i farmaci di cui c’è maggiore necessità, concordati in anticipo con il farmacista.

La consegna, come la documentazione, sarà a carico della Ong francese Pour une Sirye Libre, Red crescent, ma ogni operazione sarà pubblicata sul sito www.weareonlus.org e sui gruppi Facebook di We are e Imola per la Siria.

A Imola hanno già aderito tutte le farmacie afferenti al gruppo Sfera.

I volontari saranno, quindi, negli orari di apertura alla farmacia dell’Ospedale, alla Cavour, alla Michelangelo e alla Pedagna.

Qualora ci fossero imolesi desiderosi di unirsi al gruppo, il numero da contattare è 349.4359214.

 

LA SITUAZIONE IN SIRIA

Dopo oltre cinque anni la Siria continua ad essere attraversata da una tragica guerra civile che colpisce, in particolare, i gruppi più vulnerabili quali donne e bambini. Dei 4,2 milioni di sfollati interni alla Siria, si stima che circa 1,5 milioni siano donne in età riproduttiva e, di queste, circa 140.000 in stato di gravidanza. In Siria circa il 70% delle strutture sanitarie ha subito danni a causa del conflitto e la capacità del sistema sanitario di fornire assistenza materno – infantile è fortemente compromessa.

 

FARMACI E SALA PARTO AD AZAZ

L’associazione “We are”, oltre all’assistenza prestata ai profughi siriani attraverso l’invio di Container contenenti beni di prima necessità, ha deciso di dare vita ad un progetto duraturo sul territorio siriano.

Con l’obiettivo di dare speranza a questa popolazione e per credere insieme ad un futuro migliore, ha deciso di investire su una sala parto, dove le puerpere potessero partorire in tutta tranquillità in un ambiente sicuro e che garantisca comfort e igiene.

Il progetto è stato realizzato, nel centro della cittadina di Azaz, nel nord della Siria, grazie ai contatti in loco con i signori Zakarya Ebraheem (Mezzaluna Siriana) e Anas Kelzie (responsabile zona Aleppo nord della Ong francese Pour une Sirye Libre) e dopo avere individuato uno stabile di proprietà della Sirian Red Crescent.

La sala parto è aperta dal mese di giugno 2014 e svolge anche funzione di consultorio e ambulatorio ginecologico aperto 24 ore su 24.

Lo staff è composto da tre ostetriche, due infermiere e due inservienti, il cui costo a carico dell’associazione italiana corrisponde a 1.150$ mensili, a cui vanno aggiunte le spese sostenute per la ristrutturazione della porzione di stabile riservata.

 

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