Gran concerto di solidarietà alla Rocca sforzesca per le popolazioni colpite dal sisma

Gran concerto di solidarietà alla Rocca sforzesca per le popolazioni colpite dal sisma

Mentre è ancora in corso la conta delle vittime e dei danni, gli organizzatori di Emilia Romagna Festival insieme al Comune di Imola, in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Imola e la Diocesi di Imola, hanno deciso di devolvere tutto il ricavato del concerto di chiusura della XVI edizione del Festival a favore alle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto. Nei prossimi giorni sarà individuato il soggetto destinatario delle somme raccolte.

 

In programma – sabato 10 settembre, nella stupenda cornice della Rocca Sforzesca di Imola – uno straordinario spettacolo che la Shenzhen Symphony Orchestra, con base nella omonima città della provincia di Guangdong nella Cina continentale meridionale, offrirà al pubblico che già aveva potuto apprezzare l’esibizione del China National Opera and Dance Drama Theatre nel dramma danzante “Confucius”, evento che nello scorso luglio aveva dato avvio al Festival. Dunque, il cerchio si chiude. Con questo grande Paese, “così lontano, così vicino” si era dato dato avvio alle danze. E ancora con la Cina, ERF saluta il suo meraviglioso pubblico che anche quest’anno ha partecipato numeroso a tutti gli eventi in programma, dandogli appuntamento per l’anno prossimo.

 

La Shenzen Symphony Orchestra, attiva dal 1982 e ora diretta dal maestro Lin Daye – Primo Premio nel 2012 al 6° Concorso Internazionale per Direttori Sir Georg Solti di Francoforte – è diventata una delle migliori orchestre professionali della Cina, distinguendosi per l’elevato livello di eccellenza e il crescente profilo internazionale che le ha permesso di esibirsi sui palcoscenici di quattro continenti. Supportata dai solisti Ma Yong al flauto e Chen Xi al violino, il programma proposto dalla Shenzen Symphony Orchestra prevede un avvio davvero pirotecnico, con l’esecuzione della celeberrima “Ouverture” del “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. A proposito della quale, forse non tutti sanno che originariamente le ouverture avevano solo il compito di avvisare gli spettatori che lo spettacolo stava per iniziare, richiamandoli così all’attenzione e al silenzio. Per questo motivo i compositori non le attribuivano molta importanza e spesso accadeva che lo stesso brano venisse utilizzato in più opere. Infatti, anche questa famosissima ouverture non è “originale”. Rossini infatti l’aveva composta e utilizzata precedentemente per l’opera seria “Aureliano in Palmira”.

 

Catturato l’interesse degli spettatori con questo capolavoro “senza molta importanza” (come lo stesso Rossini spiegava a chi gli chiedeva lumi sul metodo migliore per comporre un’ouverture, consigliando di “aspettare fino alla sera prima del giorno fissato per la rappresentazione”) si proseguirà con la prima esecuzione italiana del brano “A Night Mooring near Maple Bridge” del compositore cinese contemporaneo Xu Zhenmin, la cui opera mira a coniugare tra loro i canoni e i metodi propri della cultura musicale occidentale con quelli della musica tradizionale del suo Paese. Obiettivo che lo rende uno dei più interessanti “veicoli” per l’intreccio e la contaminazione tra due culture che ormai nemmeno lo spazio riesce a tenere distanti tra loro.

 

La seconda parte dello spettacolo sarà aperta invece dalla “Fantaisie Brillante sur l’opéra Carmen de Georges Bizet per flauto e orchestra” di François Borne, malauguratamente, l’unica composizione per flauto arrivata fino a noi tra le tante composte da Borne, riconosciuto come un’autorità nel design del flauto per il suo importante contributo nello sviluppo del meccanismo della chiave di Mi del flauto moderno. Gran finale con il “Concerto in re minore per violino e orchestra” composto nel 1904 da Jean Sibelius. In questo Concerto, Sibelius riesce a trovare un perfetto equilibrio tra la lunga e illustre tradizione del Concerto romantico e il proprio personale stile compositivo, in cui l’idea delneoprimitivismo, di una sobrietà e profondità di pensiero, rifletteva una rivendicazione di identità culturale propria della sua terra. Un risultato che fa di questo concerto un capolavoro senza tempo che i musicisti della Shenzen Symphony Orchestra riproporranno al pubblico di ERF con la usale maestria.

 

La Shenzhen Symphony Orchestra, a Imola inaugurerà la sua prima tournée italiana. Dopo il concerto all’Emilia Romagna Festival proseguirà il suo tour il 13 settembre all’interno delle Settimane Musicali Meranesi (Kursaal, ore 20.30) e il 15 settembre all’Auditorium Parco della musica di Roma (Sala Sinopoli, ore 21) nell’ambito della rassegna “Il Giro del mondo in tre orchestre”.

 

INGRESSO

I settore € 12 – II settore € 8 – III settore € 5.

Gratuito sotto i 10 anni.

In caso di maltempo il concerto si terrà al Teatro Ebe Stignani, via Verdi 1

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