Società turistica Imola-Faenza (IF): nominato il consiglio di amministrazione

Società turistica Imola-Faenza (IF): nominato il consiglio di amministrazione

L’Assemblea dei Soci di IF ha nominato oggi il nuovo Consiglio d’Amministrazione della società, che sarà composto da:  Canzio Camuffo, Giorgio Sagrini e Giorgio Erbacci in rappresentanza del territorio faentino, Augusto Machirelli, Federico Guidi, Gianfranco Montanari e Franco Tonelli in rappresentanza del territorio imolese.

L’Assemblea ha inoltre approvato il Progetto di sviluppo turistico 2016-2017 per un territorio che conta 332 strutture ricettive, per un totale di 6.500 posti letto e che nel 2015 ha registrato oltre 500.000 presenze, il 33% delle quali straniere. Questi i cinque assi strategici che caratterizzano l’attività della società: Motori (Motor Valley), Natura e sport (Appennino e verde), Benessere (Wellness Valley), Arte e Cultura (Città d’Arte) ed Enogastronomia (Food Valley).

Tra i progetti in corso, va evidenziato in particolare la prossima realizzazione dell’Hub Turistico all’interno dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, che diventerà una vetrina per valorizzare tutto il territorio di IF. Nell’ambito di questo progetto saranno attivati servizi e funzioni idonei a fungere da volano per il turismo dei motori, ma anche per gli appassionati di bici, di percorsi naturalistici, enogastronomici e culturali. A questo scopo, accanto al Museo dei Motori “Checco Costa”, sorgeranno servizi di ristorazione, degustazione, affitto biciclette, area hospitality, aree commerciali con la vendita di prodotti tipici del territorio.

Tra le priorità, inoltre, c’è la valorizzazione del patrimonio culturale, a cominciare dal MIC (il Museo internazionale delle Ceramiche in Faenza riconosciuto dall’Unesco “Monumento testimone di una cultura di pace”) e dalla promozione dei borghi medievali di Brisighella e Dozza.

Cos’è IF – La tourism company è nata dalla fusione dell’imolese Stai con la faentina Terre di Faenza. È partecipata al 54% da soci privati (associazioni di categoria, operatori del settore turismo, banche e fondazioni) e per il restante 46% da soci pubblici (CON.AMI, Unione Romagna Faentina e Nuovo Circondario Imolese).

 

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