Voci di donne: cittadine a 70 anni dal voto

Voci di donne: cittadine a 70 anni dal voto

Nel 2016, in occasione dei 70 anni dal primo voto delle donne in Italia la Biblioteca comunale di Imola ricorda con esposizioni e incontri per adulti, studenti e studentesse la lunga strada delle conquiste dei diritti civili e politici delle donne.

 

Il primo incontro, Movimenti delle donne tra ‘800 e ‘900, previsto per sabato 8 ottobre 2016 ore 17.00, avrà come ospite la storica Elda Guerra, già docente presso l’Università degli studi di Bologna ed esperta di storia dei movimenti politici delle donne. La prof. Guerra fa parte del Consiglio d’indirizzo dell’Istituto per la storia e le memorie del Novecento-Parri Emilia Romagna, è responsabile scientifica dell’Archivio di Storia delle donne. È tra le fondatrici del Centro di Documentazione delle Donne di Bologna, fa parte fin dalla sua fondazione della Società Italiana delle Storiche, e ha al suo attivo numerose pubblicazioni in materia.

 

Al termine dell’incontro sarà possibile visitare il percorso espositivo Voci di donne tra ‘800 e ‘900 nei fondi della Bim, accompagnati dalle letture di Cristina Gallingani che “darà voce” ad alcuni dei testi esposti.

La biblioteca per l’occasione ha predisposto un percorso bibliografico di giornali, libri, opuscoli, foto d’epoca, manoscritti, corrispondenze di donne tra ‘800 e ‘900 conservate nei fondi storici che costituiscono testimonianze del nascente movimento femminile italiano, del vivace associazionismo femminile dei primi anni del ‘900 e delle prime battaglie condotte a favore dei diritti civili e politici, purtroppo incompiute e non vittoriose, arrestate dallo scoppio della guerra e dall’affermazione di regimi totalitari.
eletteNel percorso saranno inoltre approfondite alcune figure di donne legate in qualche modo alla città di Imola che, per il loro pensiero e agire, furono punto di riferimento per acquisire nuova consapevolezza di diritti, come Anna Kuliscioff, di cui la Biblioteca conserva numerose lettere nel fondo Carte Costa, la sindacalista Argentina Altobelli, Giuseppina Cattani e Giulia Cavallari, prime laureate imolesi, Cleopatra Lorenzini, maestra e direttrice delle scuole comunali femminili, Maria Pasolini Ponti grazie alla quale venne istituita la Biblioteca storica Ponti indirizzata al pubblico femminile, la scrittrice Eugenia Codronchi: donne che sono ancora oggi in grado di stupire per la caparbietà e la tenacia con la quale hanno sognato un mondo diverso, lo hanno plasmato con le idee e hanno cercato di realizzarlo con le azioni.

Tra i materiali esposti la prima traduzione italiana di John Stuart Mill, La servitù delle donne, realizzata da Anna Maria Mozzoni, figura di spicco del primo movimento emancipazionista italiano, il Monopolio dell’uomo di Anna Kuliscioff, considerato il” manifesto della questione femminile italiana” e conservato nella prima edizione originale del 1890 con dedica di Anna Kuliscioff ad Andrea Costa, opuscoli di Ersilia Majno Bronzini, Paolina Schiff, Teresa Labriola, periodici come “La difesa delle lavoratrici” e “Vita femminile italiana”, che sostenne e seguì i lavori del Primo Congresso delle donne italiane organizzato a Roma nel 1908 dal Consiglio nazionale delle donne italiane, branca italiana dell’International Council of Women.

 

I successivi incontri prevedono:

 

– sabato 15 ottobre 2016 ore 17.00, Storie di ragazze. La conquista dell’istruzione, con Meris Gaspari, ex insegnante del Liceo Galvani di Bologna. Durante l’incontro saranno ricordate le imolesi Giuseppina Cattani e Giulia Cavallari che furono le prime ragazze a diplomarsi, nel 1878, al Liceo Galvani di Bologna. Superando la diffusa resistenza al fatto che le donne potessero misurarsi con carriere e professioni prestigiose, entrambe si iscrissero all’Università: Lettere e poi Filosofia per Giulia Cavallari, che fu anche la prima donna laureata all’Università di Bologna nel 1882, Medicina per Giuseppina Cattani, che nel 1884 fu la prima a laurearsi a Bologna in tale materia. Queste conquiste fatte quando ancora in Italia le laureate sono poche decine e che portano a entrambe significativi riconoscimenti professionali.

 

– sabato 22 ottobre 2016 ore 17.00, Con la forza delle parole, dedicato al tema delle scrittrici e delle lettrici che sarà sviluppato attraverso un dialogo a due voci.

Delle lettrici parlerà Marina Baruzzi, bibliotecaria, già dirigente degli Istituti culturali imolesi. Di particolare interesse imolese risulta la costituzione a Imola, nel 1900, di una biblioteca tutta al femminile nei locali della Biblioteca comunale, realizzata per impulso di Maria Pasolini Ponti. La Pasolini, figura di spicco del movimento per il miglioramento della condizione femminile fra l’800 ed il ‘900, riteneva che si dovesse favorire l’accesso delle donne alla lettura, prerogativa tradizionalmente riservata agli uomini e da lei considerata chiave di volta per raggiungere un miglioramento non solo individuale e di genere ma sociale.

Anna Folli, docente di Letteratura moderna e contemporanea all’Università di Ferrara e presidente di FocusD, tratterà invece il tema della letteratura femminile, che ha indagato a fondo anche nelle pagine nascoste dei carteggi, degli appunti, dei diari di scrittrici come Sibilla Aleramo, Ada Negri, Neera e altre, che fecero della scrittura uno strumento di affrancamento personale e culturale.

 

– sabato 29 ottobre ore 17.00, Fiorella Baroncini. Il pensiero rivolto al futuro, presentazione del libro (Bacchilega 2016), dedicato a Fiorella Baroncini (1940-1990), giornalista, dirigente politica, amministratrice pubblica, portavoce di un ruolo innovativo nell’ideazione e costruzione del sistema di welfare locale.

L’iniziativa è organizzata da PerLeDonne e Circolo Fiorella in collaborazione con l’Assessorato Pari opportunità sotto il patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Intervengono i curatori Angela Marcheselli e Fabrizio Tampieri, Roberta Mori, presidente Commissione regionale Parità e diritti delle persone, Daniele Manca, sindaco del Comune di Imola, Maria Rosa Franzoni presidente Associazione per le donne, Paola Lanzon presidente del consiglio comunale, Elisabetta Marchetti assessora alla Cultura e pari opportunità.

 

Un ampio spazio è riservato anche alle proposte rivolte ai ragazzi e ragazze delle scuole, per le quali è stata chiesta una specifica collaborazione all’Istituto per la storia e le memorie del ‘900 Parri Emilia-Romagna.

Spesso ignorata dai curricula scolastici, la storia delle donne risulta un tema che non lascia indifferenti i ragazzi e le ragazze, nuove generazioni che hanno bisogno di “memoria” per impegnarsi sul tema della parità e di diritti spesso dati erroneamente per scontati. Basti ricordare che le donne votano in Italia da appena 70 anni ma la prima petizione del voto venne avanzata in Italia fin dal 1871.

Anche l’Italia infatti partecipava al movimento suffragista diffuso nei paesi europei a fine ‘800, che in Inghilterra si radicalizzò fino a diventare violento nelle azioni come nella repressione da parte della polizia. Per approfondire questo tema il giorno 13 ottobre alle ore 9.30 le classi degli istituti di istruzione secondaria di 2° grado potranno assistere alla proiezione del film Suffragette presso il Teatro osservanza (la partecipazione è libera fino a esaurimento posti, prenotazioni 0542 602696). Introdurrà il film Agnese Portincasa, Istituto per la storia e le memorie del ‘900 Parri Emilia-Romagna.

La storia, di forte impatto emotivo, ripercorre le battaglie del primo movimento femminista inglese delle “suffragette, così come venivano chiamate le donne che parteciparono al movimento per il voto (suffragio) femminile che portano nel 1918 a una prima concessione del diritto di voto, poi esteso a tutte le donne del Regno Unito nel 1928.

Verranno realizzate inoltre su richiesta visite guidate alla mostra e per i giorni 27 o 28 ottobre (su richiesta, prenotazioni 0542 602696) verrà data la possibilità alle classi degli istituti di istruzione secondaria di 2° grado (classi IV e V) di partecipare a un laboratorio storico condotto da Agnese Portincasa dell’Istituto Parri sul tema delle Donne costituenti.

Nell’Assemblea Costituente che ebbe il compito di redigere la Costituzione dell’Italia repubblicana c’erano anche 21 donne. Una minoranza rispetto agli uomini, ma una minoranza attiva ed attenta che portò avanti alcune battaglie non di poco conto per il ruolo della cittadinanza femminile a venire. Il laboratorio proposto, con l’uso di materiali documentari, ricostruisce alcune delle biografie di queste protagoniste e il loro impegno politico nell’Assemblea.

 

L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.

 

Informazioni

Biblioteca comunale di Imola

Via Emilia 80. Imola

0542 602696 / 602639

www.bim.comune.imola.bo.it

www.facebook.com/bimbibliotecaimola

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