Discarica, il Comitato scrive alla Regione (e va per vie legali)

Discarica, il Comitato scrive alla Regione (e va per vie legali)
IMOLA – Il comitato Discarica “Vediamoci Chiaro”, al quale si è aggiunto anche il WWF Italia e Legambiente Emilia-Romagna, ci sta vedendo davvero poco chiaro sull’operato della Regione Emilia-Romagna in merito  all’ampliamento della discarica Tre Monti.
Per questo motivo ha inviato alla Regione stessa, e per conoscenza a tutti gli enti della Conferenza di Servizi, una lettera  tramite i propri legali in cui vengono puntualmente messi in evidenza e criticati alcuni passaggi che hanno caratterizzato fino ad ora la procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale.
“Tale procedura infatti – spiegano dal Comitato –  si distingue per il suo andamento anomalo rispetto alle previsioni di legge su vari aspetti: tempistiche, incompletezza formale e sostanziale, carenza di informazioni e studi inerenti gli impatti ambientali e sanitari, aggiustamenti progettuali sostanziali durante l’iter, partecipazione pubblica non sempre garantita.
Anche la ventilata ipotesi di un frazionamento del progetto (ampliamento e sopraelevazione, ndr), rappresenta un evento non previsto dalla legge di riferimento, e come tale ampiamente condannato dalla giurisprudenza sia nazionale che internazionale.
Con questa lettera viene informata la Regione Emilia-Romagna del fatto che il comitato è consapevole di tali carenze, e anticipa la sua intenzione di ricorrere in tutte le sedi opportune qualora la Regione decidesse di porre termine  a tale procedura con parere favorevole al progetto.
Il comitato e le associazioni sono ferme sul punto fondamentale della necessità di una chiusura definitiva della discarica e di un’ampia bonifica del sito”.
Intanto, anche il consigliere regionale Galeazzo Bignami incalza la Giunta e fa proprie le perplessità del Comitato presentando un nuovo atto ispettivo. “Chiediamo che la Regione ci dica chiaramente se questo scorporo (ampliamento e sopraelevazione) può essere realizzato in modo tale da consentire che si vada avanti per la sola parte relativa alla sopraelevazione. Operazione che lascia più di un interrogativo sotto il profilo normativo”, afferma il consigliere. “Cosa intende fare dunque la Regione? Chiediamo una risposta chiara – prosegue -. Vogliamo sapere se la Regione intenda intervenire sul piano normativo per rimuovere l’incompatibilità in materia di vincoli paesaggistici o se, viceversa, intenda cassare definitivamente il sito di via Pediano dal piano regionale dei rifiuti. Da tempo noi sosteniamo che sia necessaria la bonifica del sito, adesso la partita è tutta nelle mani della Regione che da tempo sollecitiamo sulla chiusura di una discarica di oltre 40 anni di vita”.

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