Impianto a biogas a Casalfiumanese: partita riaperta?

Impianto a biogas a Casalfiumanese: partita riaperta?
Esce dalla porta e rientra dalla finestra l’impianto biogas della Ondulati Santerno di Casalfiumanese? Se lo chiede Legambiente ImolaMedicina che riapre un dibattito che sembrava sopito ormai da qualche tempo. “Sarebbe importante capire se l’olio di palma verrà utilizzato come combustibile, in sostituzione del metano, per l’attività produttiva dell’azienda, o come biomassa in un digestore che produce biogas per alimentarun motore che produce energia elettrica dicono da Legambiente -.  Le scelte ambientali dell’azienda e dell’amministrazione comunale sono tipiche della mancanza di trasparenzaconfronto con la comunità  locale sulle politiche energetiche; a questo si potrebbe aggiungere un eventuale grave comportamento del Sindaco, in quanto responsabile della salute dei cittadini”.
“In entrambi i casi – proseguono i rappresentanti di Legambiente – restano tutte le criticità espresse nella passata  discussione, ovvero utilizzo di combustibile o biomassa provenienti dall’altra parte del mondo, con tutti gli impatti ambientali che questo comporta. Di nuovo si aggiunge che oggigiorno, dopo aver distrutto milioni di kmq di foreste per far posto alla coltivazione delle palme, l’olio di palma “alimentare” è stato messo al bando dai consumatori; quindi, a maggior ragione, non sapendo più dove mettere grandi quantità inutilizzate, riemerge prepotentemente il vero volto  “ambientalista” tipico della politica imprenditoriale e amministrativa pubblica locale: infatti l’assessore all’ambiente del Comune di Casalfiumanese, incautamente parla di “…combustione di materiale naturale…”, ignorando il percorso inquinante per arrivare in Italia e i vincoli delle distanze consentite sulla provenienza della biomassa”.
“Sono davvero inquietanti preoccupanti e contraddittorie – conclude Legambiente – le miopi scelte di “sviluppo sostenibile” di buona parte dei pubblici amministratori ed imprenditori del Circondario Imolese, ma non solo…, le quali vanno tutte in un’unica direzione: ritorno al sistema produttivo del passato, incuranti degli effetti negativi ambientali riscontrati e penalizzanti della qualità dei prodotti, della vita e della salute dei cittadini. Il nostro auspicio è che i cittadini sappiano essere più responsabili e protagonisti-critici nel giudicare la politica ciarlatana odierna e le false scelte ambientali di certa imprenditoria, sulla qualità dei prodotti e dei loro diritti costituzionali in materia di lavoro, ambiente e salute”.

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