Discarica: il ConAmi era pronto a pagare una penale di indennizzo a Hera

Discarica: il ConAmi era pronto a pagare una penale di indennizzo a Hera

IMOLA – C’è un atto notarile del 30 agosto 2016 nel mirino del Movimento 5stelle di Imola che pone nuovi dubbi e interrogativi sulla eventuale realizzazione dell’ampliamento della discarica. Un atto che, nero su bianco, stabiliva che, nel caso in cui l’autorizzazione al progetto fosse arrivata entro la fine di agosto 2016 e nel caso in cui la nuova discarica non fosse stata disponibile per il 30 settembre 2018, ci sarebbe stata una penale di indennizzo a favore di Herambiente pagata dal ConAmi.

Le Parti che avevano sottoscritto l’atto sono appunto ConAmi, il Consorzio formato da 23 Comuni (e che ha una partecipazione di circa l’8% in Hera) ed Herambiente denominata “affittuaria” dell’impianto di via Pediano. Perché portare all’attenzione dei cittadini un simile documento? Semplice: per dimostrare che, dopo l’investimento di 19milioni 600 mila euro preventivato dal ConAmi per realizzare quella che sarà probabilmente una delle più grandi discariche d’Italia, effettuato con i soldi di un Consorzio pubblico e cioè con i soldi dei cittadini, pure lo stesso rischio di impresa sarebbe stato a carico dei contribuenti.

La clausola, ovviamente, non è più valida, visto che l’autorizzazione non è arrivata ma anzi la Soprintendenza ha bloccato l’ampliamento per motivi paesaggistici. Ma è la “filosofia” che stava alla base di quell’atto a preoccupare i pentastellati. “Queste penali non devono esistere in alcun modo – commenta il consigliere Patrik Cavina -. Il rischio di impresa deve essere totalmente a carico di Hera”.

Intanto, la capogruppo in Regione Emilia Romagna per il M5stelle, Giulia Gibertoni, annuncia la presentazione di un nuovo atto ispettivo per fare luce sulle modalità che hanno portato alla stesura di questo atto. “Il ConAmi sta facendo il passo più lungo della gamba – conclude -. E dal canto suo la Regione sembra avere una fiducia cieca in ConAmi ed Hera: ma con la salute dei cittadini non si scherza”.

 

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