“No alla sopraelevazione della discarica”, protesta sotto la sede della Regione

“No alla sopraelevazione della discarica”, protesta sotto la sede della Regione

IMOLA – Bandiere, cartelli e striscioni con la scritta “la salute non si vende”. E’ andata in scena questa mattina sotto i palazzi della Regione di via Aldo Moro la protesta di cittadini e comitati, tra cui Legambiente e il Comitato “Vediamocichiaro”, che si oppongono all’ampliamento della discarica di Imola, proprio nel giorno in cui la Giunta prendeva atto del via libera della Conferenza di Servizio sul progetto di sopraelevazione dell’impianto. Sopraelevazione che dovrebbe consentire il mantenimento in vita del sito di via Pediano per almeno un paio d’anni.

In contemporanea, dopo il primo via libera di pochi giorni fa alla sopraelevazione, in Assemblea legislativa l’M5s è tornato a dare battaglia, accusando la Regione di aver violato le procedure di valutazione di impatto ambientale. “Sono state permesse ai proponenti Herambiente e ConAmi continue integrazioni, cambiamenti e modifiche- attacca in aula la 5 stelle Giulia Gibertoni- e soprattutto di sezionare il progetto a piacimento (lo stralcio della sopraelevazione dopo lo stop del ministero, ndr) come se fossero a casa loro, senza però riaprire i termini per le osservazioni”. In questo modo, accusa l’M5s, “sono stati calpestati i diritti dei cittadini: il progetto e’ passato sulle loro teste”. Dal canto suo Paola Gazzolo, assessore regionale all’Ambiente, rivendica la “totale trasparenza sul progetto. La partecipazione non e’ mai stata impedita, ma partecipazione e’ anche accettazione delle decisioni prese”. L’impatto ambientale della discarica, aggiunge tra l’altro l’assessore, “è stato analizzato in modo rigoroso. Comprendo il sentimento dei cittadini, che non vogliono questo tipo di impianti sotto casa, ma sono ancora necessari e continuare a usare aree gia’ idonee e’ la scelta piu’ sostenibile”.

Del resto anche il consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami aveva presentato una interrogazione a risposta scritta, ancora senza risposta, nella quale si esprimevano perplessità sullo scorporo del progetto. La soprintendenza infatti ha per il momento bloccato l’ampliamento ma la procedura di VIA per la sopraelevazione è andata ugualmente avanti, procedura questa che desta “perplessità sotto il profilo normativo”, afferma Bignami.

Nei giorni scorsi, sempre il consigliere forzista è tornato sull’argomento: “La corsa alla sopraelevazione è preeoccupante – conclude -. Chiederemo senz’altro conto alla Regione con un nuovo atto ispettivo quali siano stati i criteri seguiti dalla Conferenza di servizio per autorizzarla”.

In Emilia-Romagna, rivendica intanto l’assessore Gazzolo, “la discarica rappresenta la forma residuale nella gestione dei rifiuti. Abbiamo gia’ raggiunto l’obiettivo del 10% dei conferimenti e puntiamo al 5% entro il 2020. Dovremmo esserne fieri”. L’assessore passa poi all’attacco e invita i 5 stelle a non cavalcare la questione tecnica e scientifica “in un’ottica di strumentalizzazione e di propaganda politica, altrimenti si delegittimano le istituzioni e si alimenta la sfiducia da parte dei cittadini”. Sul tema interviene anche il leghista Daniele Marchetti. “L’errore piu’ grande e’ stato quello di riempire il sito imolese di rifiuti speciali soggetti al libero mercato- sostiene il consigliere regionale del Carroccio, in una nota- i dati parlano chiaro, ma vorrei ricordare che chi oggi urla tanto non ha mai detto nulla su questo aspetto”. La situazione dunque “e’ molto delicata- incalza Marchetti- ci troviamo nella difficile condizione di mantenere l’equilibrio tra la tutela dell’ambiente e l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti urbani. A questo punto manterremo alta l’attenzione per far si’ che non venga conferito nemmeno un chilogrammo di rifiuti speciali in discarica”.

La sopraelevazione è stata autorizzata per una capacità complessiva di 375mila tonnellate e dovrebbe consentire il mantenimento in vita del sito di via Pediano per almeno un paio d’anni.

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