Quando l’associazione “traghetta” il consenso: cosa bolle in pentola per il 2018?

Quando l’associazione “traghetta” il consenso: cosa bolle in pentola per il 2018?

IMOLA – Che la campagna elettorale fosse già iniziata in vista delle amministrative 2018 a Imola non era una novità. Ma la conferma, semmai ce ne fosse ancora bisogno, arriva dal mondo dell’associazionismo: sono molte, infatti, le associazioni nate nell’ultimo periodo o che hanno intensificato la loro attività, alcune con dichiarate intenzioni di impegno civico (e politico), altre con finalità sociali ma che potrebbero rappresentare un viatico importante per costruire, o allargare, la propria base di consenso.

E allora diamo un’occhiata a queste associazioni e proviamo a capire come gli “schieramenti” si stanno muovendo in vista della tornata elettorale del 2018, alla scadenza del secondo mandato di Daniele Manca.

L’ultima nata, in ordine di tempo, è l’associazione Tommaso Moro fondata dal consigliere comunale di Fornace Viva, Romano Linguerri. Si ricorderà che, nel 2013, Fornace Viva fu la lista che raccolse molti voti del mondo cattolico ed evitò a Manca il ballottaggio portando alla sua coalizione un importantissimo 4,4%. All’epoca nacque anche una associazione “Cambiamo Imola”collegata alla lista.

Alcuni giorni fa, Linguerri ha annunciato sul suo profilo facebook la volontà di continuare questa esperienza civica “e se possibile allargarla”. “Abbiamo quindi fondato un’associazione culturale con lo scopo di preparare l’appuntamento elettorale del 2018”, con tanto di primo evento culturale, il prossimo 23 gennaio al teatro Osservanza, dedicato alla vita di Thomas Moore. Nell’associazione, almeno stando alle voci di palazzo (che siamo pronti a rettificare), dovrebbero essere presenti anche l’assessore Annalia Guglielmi e Alessandro Mirri consigliere di NCD che oggi siede tra i banchi dell’opposizione. Insomma, una associazione che andrebbe a riunire il mondo cattolico ma che potrebbe trovare una “spina nel fianco” in “Insieme si Vince”, l’associazione nata nel 2013 per le amministrative e oggi presieduta dal consigliere dell’omonimo gruppo Nicolas Vacchi, di area cattolica e molto vicino al vescovo Ghirelli.

Da seguire con attenzione, in vista delle prossime elezioni, è anche l’evoluzione dell’associazione NoiGiovani che vanta tra le sue principali attività l’organizzazione del festival di arte urbana RestArt. Attorno a questa associazione ruotano tantissimi giovani e le loro attività, che abbracciano praticamente qualunque settore della società civile (sport, tempo libero, mondo dell’imprenditoria giovanile), sono supportate da sponsor di tutto rispetto. L’ associazione, a onor del vero, non ha intenti politici dichiarati, ma non si può non notare, tra i suoi fondatori o principali “supporters” che dir si voglia, il consigliere comunale Pd Marco Panieri da qualche parte indicato perfino come uno dei candidati alla carica di sindaco in caso di eventuali primarie (e che tra i suoi sfidanti potrebbe trovarsi l’attuale assessore all’Ambiente Davide Tronconi oltre che la presidente del consiglio comunale Paola Lanzon e la ex consigliera regionale Anna Pariani: tutti nomi che circolano da un po’ tra i corridoi dei palazzi…)

C’è poi l’associazione “Per passione”, sostenuta inizialmente da Mario Zaccherini e Marina Giambi entrambi candidati nel 2013 nella lista “Imola migliore” di Giorgio Laghi, consigliere che tanta delusione ha creato a seguito del suo ingresso nella maggioranza di governo. Da non sottovalutare possibili progetti dell’assessore Sel Giuseppina Brienza, rimasta fedele a Laghi e che potrebbe, per le prossime amministrative, dare un contributo decisamente “a sinistra”.

All’appello troviamo anche l’associazione “Noi Imola”, nata dalle ceneri di “Idee per la città”: quest’ultima vedeva tra i suoi fondatori anche il consigliere Pd Mario Peppi e l’ex assessore del precedente mandato Manca, Ivan Vigna. “Idee per la città” ha avuto vita breve e si è sciolta per contrasti legati all’ampliamento della discarica di Imola. Per ora “Noi Imola” non si è particolarmente distinta, se non per aver organizzato un convegno sulla riforma costituzionale. Il panorama è già ricco e variegato, ma potrebbe ulteriormente “ingarbugliarsi” da qui alle elezioni. (B.M.)

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