Medagliati i fratelli Minguzzi: Mirco argento per l’Usil, Andrea oro con le Fiamme Oro

Medagliati i fratelli Minguzzi: Mirco argento per l’Usil, Andrea oro con le Fiamme Oro

Sabato 4 marzo 2017 si sono svolti al PalaPellicone di Ostia i Campionati Italiani Assoluti di Lotta, importante appuntamento nazionale di grande sport che ha visto scendere in campo ben 468 atleti, 291 nelle sette categorie di peso maschili e 177 nelle sette categorie femminili. Il grande spettacolo, è stato garantito in primis dai ben tre campioni olimpionici presenti: l’oro di Pechino 2008 Andrea Minguzzi, il bronzo di Rio 2016 Frank Chamizo (attuale campione del mondo) e Daigoro Timoncini. In seconda battuta, ma non meno importante, il PalaPelliconi è per due giorni stato una fucina per la raccolta di informazioni e spunti preliminari per la costruzione della squadra nazionale per Tokyo 2020.

In questo scenario Mirco Minguzzi, nuovo tesserato dell’Unione Sportiva Imolese Lotta nonchè fratello dell’olimpico Andrea Minguzzi, si è aggiudicato la medaglia d’argento nella categoria 75 kg over 18. Un risultato che per l’atleta imolese pone buone radici nel già avviato progetto giovanile Tokyo 2020 di cui Minguzzi junior fa parte.

Meno bene gli altri due atleti Usil partecipanti ai Campionati Italiani Assoluti: Saverio Scaramuzzi, infortunato, ha passato il primo turno ma poi perso contro un fortissimo Dariozzi, mentre Raffini ha perso il primo 6 a 4 per un errore arbitrale.

 

Per il campione olimpico Andrea Minguzzi, impegnato con la squadra Fiamme Oro ma vicino all’Usil per il fratello e per gli allenamenti in palestra, si è trattato del rientro sulla materassina a tre anni di distanza dall’ultimo Assoluto. Per il trentacinquenne è stata l’ultima gara, proprio per i limiti imposti dal regolamento. Minguzzi si è presentato al PalaPellicone con un oro alle Olimpiadi, due bronzi europei e ben 10 titoli di Campione Assoluto e si è guadagnato l’oro italiano (undicesimo titolo assoluto!) nella categoria 98 kg, non senza emozionare l’intero palazzetto quando ha lasciato le scarpette sulla materassina come gesto di addio (agonistico) ed inchino alla lotta, sport amato. “Ho pensato tante volte a come sarebbe stato – ha commentato l’atleta a caldo – ma nel momento in cui l’ho fatto non ho potuto evitare di emozionarmi. Il titolo Olimpico è stata una gioia immensa, è stato l’apice della mia carriera di atleta, invece qui davanti alle persone che sono la mia famiglia sportiva si conclude un percorso che ho molto amato fare e che è stato fino ad ora esclusivo nella mia vita. Da domani inizierò una nuova carriera, la mia vita da adulto”.

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