“Imola città dei matti”, il film dedicato alla chiusura del manicomio

“Imola città dei matti”, il film dedicato alla chiusura del manicomio

Sabato 29 aprile  dalle 9,30 alle 13, alla Sala “BCC Città e cultura – Cinema Centrale” avrà luogo un incontro che prevede la proiezione del film  “Imola città dei matti”, dedicato alla chiusura  del  manicomio in città e la presenza  di un relatore prestigioso come lo psichiatra Peppe Dell’Acqua, amico e collaboratore di Franco Basaglia e suo successore alla guida dell’O.P. di Trieste. L’iniziativa è organizzata dall’associazione  “E pas e temp”, con il patrocinio del Comune di Imola e dell’Asl di Imola, nell’ambito del programma ‘Oltre la Siepe’.

La proiezione del lungometraggio “Imola città dei matti “ costituisce l’ideale seguito delle iniziative di “Oltre la siepe 2016” dedicate al ventennale della chiusura del manicomio a Imola ed è possibile grazie al recupero di una vecchia cassetta VHS conservata nell’archivio dell’associazione “E pas e temp”, che è stata convertita in DVD.

Il bellissimo film di cinquantasei minuti “Imola città dei matti”, prodotto dalla Rai e presentato il 19 febbraio del 1997 dal programma “Mixer”, di Giovanni Minoli, in onda su Rai 2 proprio nel periodo della chiusura dell’Osservanza, l’ultimo ospedale psichiatrico di Imola, è un documento di notevole qualità e adotta un punto di vista molto coinvolgente, facendo parlare esclusivamente i protagonisti, soprattutto i degenti, anche quando c’è la voce fuori campo, attraverso la lettura di loro testi.

Il  film fu proiettato a Imola domenica 21 settembre 1997 nel corso di una grande e partecipata  iniziativa “Il sale e gli alberi”, organizzata allo scopo di celebrare la chiusura dell’ospedale psichiatrico di Imola, che con i suoi circa 3.000 internati era stato uno dei più antichi e grandi manicomi del Paese.

A quella giornata di festa durante la quale fu sparso sale nei vecchi padiglioni, perché “non germogliasse più l’idea di manicomio”, parteciparono anche lo psichiatra Peppe Dell’Acqua e il regista Giuliano Scabia che portarono a Imola Marco Cavallo, la grande scultura in legno e cartapesta divenuta simbolo di libertà e riscatto sociale delle persone affette da malattia mentale.

Proprio per questo l’associazione “E pas e temp” ha pensato di invitare Peppe Dell’Acqua, che ha accettato con entusiasmo, l’invito, non solo per ricordare le battaglie che accompagnarono la  realizzazione della Legge 180, ma soprattutto per aiutarci a riflettere sul presente e sul futuro della  salute mentale, sugli obiettivi che operatori e politici intelligenti e motivati, associazioni di utenti e familiari, cittadini sensibili devono porsi per la tutela dei diritti di chi ha problemi di salute mentale.

 

Peppe Dell’Acqua, salernitano, psichiatra, succede a Franco Rotelli e a Basaglia nella direzione del Dipartimento di Salute Mentale (DSM) di Trieste. Ha cominciato nell’ospedale psichiatrico di Trieste nel 1971 con Franco Basaglia, partecipando al cambiamento e alla chiusura del manicomio. Nel 1973 ha condiviso con Giuliano Scabia e Vittorio Basaglia la singolare esperienza del laboratorio dal quale uscì ‘Marco Cavallo’, il fantastico cavallo azzurro simbolo della liberazione e dei riconquistati diritti dei “matti”. Dalla metà degli anni ’70 lavora per la progettazione e la sperimentazione dei primi centri di salute mentale territoriali aperti 24 ore al giorno.

In 40 anni di lavoro si è dedicato alla programmazione e gestione dei Servizi di Salute Mentale nel territorio, svolgendo nel contempo consulenze scientifiche in Italia ed all’estero. Collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Insegna Psichiatria sociale alla facoltà di Psicologia dell’università di Trieste. E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche. E’ tra i promotori del Forum Salute Mentale, avamposto per la tutela della legge 180 e la promozione delle buone pratiche in salute mentale. Nel 1988 ha curato con Roberto Mezzina per Sapere 2000 “Il folle gesto”, una raccolta di perizie psichiatriche e di saggi sulla questione del carcere, del manicomio giudiziario e delle pratiche dei servizi di salute mentale di Trieste. Il libro ha contribuito ad avviare e sostenere percorsi legislativi, dibattiti e progetti per la chiusura dell’ospedale psichiatrico giudiziario.

 

“Sarà emozionante rivedere e riscoprire il bellissimo lungometraggio “Imola città dei matti”, trasmesso nel 1997 da “Mixer”, di Giovanni Minoli su RAI 2 e lo sarà ancora di più perché nella stessa mattinata sarà possibile ascoltare Giuseppe Dell’Acqua, amico e collaboratore di Franco Basaglia e grande protagonista dell’esperienza di trasformazione e chiusura degli Ospedali Psichiatrici” commentano Valter Galavotti, rappresentante dell’associazione “E pas e temp” ed Elisabetta Marchetti, assessore alla Cultura.

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