“Abbiamo avvicinato i giovani alla vita politica”. Il saluto della presidente del Consiglio Paola Lanzon

“Abbiamo avvicinato i giovani alla vita politica”. Il saluto della presidente del Consiglio Paola Lanzon

 

Con la fine del secondo mandato del sindaco Daniele Manca si chiudono anche i nove anni di Presidenza di Consiglio comunale di Paola Lanzon. Riportiamo integralmente il discorso pronunciato nell’ultima seduta di Consiglio del 22 gennaio. 

Apprestandoci a svolgere questa ultima seduta del nostro consiglio comunale , mi è sembrato opportuno , in accordo con i capigruppo, svolgere una breve comunicazione per commentare e sintetizzare il nostro lavoro insieme di questi 5 anni.

Ho ricoperto il  ruolo di Presidente dell’aula per tutto l’intero  mandato, dal 2013 ad oggi,  avendolo già ricoperto per 4 anni nel mandato precedente.

Un periodo lungo, quindi, 9 anni di Presidenza del Consiglio comunale, preceduti da altri 6 anni nel ruolo di consigliera comunale: anni questi, quelli cioè da consigliera comunale , che mi hanno dato modo di ascoltare molto, di studiare, di comprendere i meccanismi della politica, almeno di quella  cittadina.

Mi ha dato modo di sperimentare la difficoltà della democrazia, che decide a maggioranza, non sempre quello che tu vorresti: ma non cambierei mai la peggiore democrazia, per quanto imperfetta,  con la migliore dittatura.

Non penso che lo farebbe nessuno di noi. Questi anni e questo ruolo mi hanno permesso di  osservare il “gioco della politica” , con le sue regole e le sue difficoltà. Ho visto  negli anni l’evolversi della composizione del consiglio comunale, uomini, donne, sigle, forze politiche; caratteri, personalità le più diverse.

Competenze , sensibilità, durezze, capacità retoriche, rispetto istituzionale e volgarità istituzionali: tutto questo,  in diverse forme, nelle maggioranze e nelle minoranze senza distinzione. Soprattutto, come in tutte le cose della vita, sono stati anni che mi hanno presentato la varietà dell’animo umano in tutte le sue forme, con gli aspetti positivi e negativi che ognuno di noi nella propria vita prima o poi incontra e sperimenta: amicizia, ipocrisia, cattiveria, solidarietà, falsità, simpatia, collaborazione, umanità ; volgarità dell’animo, sessismo, stalking, entusiasmo, passione politica, onestà e disonestà,  pressioni politiche e psicologiche, riconoscimenti e gratificazioni.

Quello della politica è un ambiente che racchiude e ingrandisce virtù e debolezze dell’animo umano.

La gestione del potere, piccolo o grande che sia, che è naturalmente connaturata al ruolo politico,  permette di conoscere nel profondo le persone: un interessante banco di prova.

Mi sono impegnata nello svolgimento del ruolo che mi è stato assegnato , cercando di svolgerlo con il massimo impegno ed onestà.  Due sono le richieste che vengono assegnate prioritariamente alla Presidenza del consiglio comunale: garantire il funzionamento dell’aula e la sua dignità, garantendo nel contempo,  e nel  rispetto del regolamento del consiglio comunale,  pari dignità e diritti a maggioranza e minoranza.

In secondo luogo la presidenza del consiglio, la seconda carica della città, ha il compito di interpretare il proprio ruolo anche politicamente: non è una carica neutra.

Ha la possibilità cioè di scegliere e di connotare la propria azione politicamente. Sono soddisfatta di quanto realizzato nel percorso svolto in questi anni: abbiamo lavorato tanto con le scuole, con i giovani e le giovani. Prima entrati timidamente in quest’aula per dei piccoli interventi per poi diventarne protagonisti con interventi di grande spessore, dal punto di vista sia istituzionale che culturale.

L’obiettivo era quello di avvicinare i giovani e le giovani alla vita politica della nostra città, di accorciare le distanze con le istituzioni, di far conoscere loro le istituzioni cittadine; dall’altra parte abbiamo chiesto loro di mostrarsi, di mostrare quanto i nostri giovani siano in grado di elaborare, con quale profondità e fantasia; con quanta creatività e talento si possa affrontare la politica e la vita se solo viene data loro la possibilità.

La loro passione è stata  un forte  richiamo a tutti e tutte noi, a dare il massimo nel nostro impegno politico e amministrativo. Dal piccolo Comune al governo della nazione il solo scopo della politica  è quello della trasformazione della società secondo giustizia:  la pace, la libertà, il lavoro e la giustizia sociale.

E’ semplicemente  questo ciò di cui la politica si deve occupare ed è quello che la politica  con tutti i suoi limiti ha fatto dal dopoguerra ad oggi; con i pericoli di sbandamento, le degenerazioni e le criticità  che la politica stessa e le istituzioni democratiche tutte  hanno il compito di arginare e correggere.

 

Tutto il lavoro di questi anni con le scuole, le conferenze , gli spettacoli, le iniziative con le diverse associazioni e realtà organizzate dalla Presidenza del consiglio, i viaggi  sono state tutte registrate ed andranno a formare un archivio a disposizione di chiunque in futuro vorrà prenderne visione, in modo da non disperdere e conservare la memoria di quanto realizzato in questi anni.

Si tratta di una notevole quantità materiale.

Vorrei ringraziare i consiglieri che sono intervenuti a passare il testimone ai ragazzi dell’alberghetti che hanno rappresentato a teatro lo scorso 19 dicembre la versione young dello spettacolo “Manutenzioni Uomini a nudo”. I ragazzi hanno bisogno di esempi, non di prediche.

La vostra presenza, il vostro incoraggiamento e le parole di complimenti che avete rivolto loro dopo lo spettacolo sono state per me una gran bella cosa e avete consegnato a dei giovani l’ immagine di una politica per bene, che costruisce relazioni positive e che quando serve collabora.

 

Sapete che una delle mie convinzioni è che su alcuni temi, e quello della violenza degli uomini contro le donne ne è un esempio chiarissimo, non ci possano più essere divisioni, ma che debbano essere terreno di battaglie unitarie, comuni. Non voglio certo dire che sia necessario azzerare le differenze: la politica è prima di tutto scontro tra idee: idee del mondo, differenti visioni, differenti soluzioni che si propongono su diversi problemi. Certo, non c’è dubbio. Si chiama democrazia; si chiama pluralismo.

 

Dico solo che nel 2018 su alcuni argomenti mi piacerebbe pensare che non ci sia più nulla da discutere: la violenza contro le donne, la difesa dell’ambiente, la laicità delle istituzioni, la legalità, i principi costituzionali.

Discutiamo pure  su tutto il resto, sull’idea di come costruire il futuro: c’è solo imbarazzo della scelta.

Ma il percorso e il progresso  democratico e sociale che ci ha portato fino a qui , di qui deve ripartire, senza ogni volta fare due passi avanti ed uno indietro. Alcune conquiste costate anni di sofferenze non possono più essere terreno di scontro politico. Gli anni di questo mandato dal 2013 ad oggi sono stati anche anni segnati da episodi gravissimi: la strage di Charlie Hebdo e le altre stragi terroristiche che qui abbiamo insieme ricordato e commentato; abbiamo ricordato e pianto personaggi illustri della nostra città che sono venuti a mancare e che hanno lasciato una eredità politica che abbiamo il dovere di onorare: penso a Renato Zangheri,  a Giorgio Bettini; ci hanno lasciato anche  personaggi meno politici ma nel cuore di tutta la città come Sasso Ermo ed il carissimo Dado, solo per citarne alcuni. Sono stati momenti di profonda commozione cittadina, che tutti penso non dimenticheremo. Chiudiamo quindi oggi una parentesi della nostra vita che nel bene e nel male abbiamo vissuto da protagonisti, da cittadini e cittadine che si sono messi a disposizione della propria comunità. Esperienza che ognuno di noi porterà , anche qui nel bene e nel male, nella propria memoria.

 

Per quello che mi riguarda è stato un percorso politico di grande interesse,  piuttosto duro, che mi ha appassionato ancora di più alla politica e alla consapevolezza della responsabilità individuale di ognuno di noi . Il noi, pronome personale abusato nei discorsi politici, si costruisce attraverso la collaborazione di tanti io, che scelgono chi essere, come comportarsi, per quali principi combattere, fino a dove ha senso combattere e quando è arrivato il momento di fare scelte diverse.

Ognuno nel pieno della propria responsabilità.

Vi ringrazio pertanto tutti e tutte di questa esperienza collettiva con l’augurio di una campagna elettorale improntata al rispetto, alla correttezza, al merito delle questioni che ognuno di noi deciderà di affrontare,  con l’auspicio che le nostre istituzioni democratiche si rafforzino non solo nei meccanismi formali, ma sul terreno dell’etica, dell’onestà e delle competenze.

Ne abbiamo un grande bisogno.

Paola Lanzon

Presidente del Consiglio comunale

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