Lega Nord: “Case popolari, il 70% delle nuove assegnazioni a favore di stranieri”

Lega Nord: “Case popolari, il 70% delle nuove assegnazioni a favore di stranieri”

IMOLA – Nel 2017 nel Comune di Imola ben il 70% delle case popolari sono state assegnate a cittadini stranieri: di questi il 5% provengono da Paesi dell’Unione europea, mentre il 65% arriva da nazioni extracomunitarie. A fornire i dati, a seguito di un atto ispettivo presentato in Regione, è il consigliere regionale della Lega Nord, Daniele Marchetti. Su 20 abitazioni 13 sarebbero andate a cittadini extracomunitari, 1 a un comunitario e solo 6 a cittadini italiani.

Immediata la reazione all’interno del gruppo del Carroccio alla scoperta di queste percentuali.

“Si tratta di dati che confermano quel che sosteniamo da sempre: le politiche sociali e abitative promosse e attuate dalle amministrazioni locali a guida Pd penalizzano la nostra gente” attacca Marchetti, che sottolinea: “Servono criteri di assegnazione degli alloggi popolari diversi. Ormai sono diventate anacronistiche le vecchie graduatorie calibrate su redditi e patrimonio: chi controlla, infatti, l’effettiva situazione patrimoniale che hanno nei loro Paesi i cittadini stranieri cui oggi vengono assegnate le case popolari? E’ ora che le amministrazioni comincino a riservare quote fisse di alloggi popolari ad anziani, disabili, famiglie monoparentali e nuove famiglie, garantendo un peso maggiore ai cittadini residenti da più tempo sul nostro territorio” propone il consigliere regionale.

“Le case popolari, la sanità e i servizi al cittadino vanno erogati prima ai nostri cittadini e solo in un secondo momento, se e quando rimarranno risorse, dovranno essere garantiti anche agli stranieri, purché integrati e rispettosi della nostra cultura” dice Marco Casalini, segretario della sezione imolese.

“E’ ora di smetterla – sbotta il consigliere del Circondario imolese della Lega Nord, Simone Carapia – di assegnare case popolari, costruite coi contributi versati dai nostri nonni in decenni di sacrifici lavorativi, a non italiani”.

I precedenti. Che gli stranieri abbiano ormai sorpassato gli italiani nella graduatoria delle case popolari è ormai un dato di fatto. Una recente ricerca del dipartimento di Sociologia dell’Alma Mater di Bologna, i cui risultati sono stati resi noti a mezzo stampa, ha riguardato le tre graduatorie 2015 per alloggi Erp, a canone calmierato e per i contributi per l’affitto del Comune di Bologna. Da tale ricerca è emerso che i richiedenti hanno tra i 18 e i 44 anni, in genere i nuclei familiari sono numerosi e, per la prima volta, il numero dei richiedenti stranieri pari al 60% ha superato quello dei richiedenti italiani: in tutto ben 79 diverse cittadinanze. La Regione Emilia-Romagna ha in qualche modo “ammesso” il problema anche se, al momento, non risultano azioni significative per provare a modificare la norma. Attualmente risulta depositato presso la Regione Emilia-Romagna il progetto di legge del consigliere Galeazzo Bignami (Forza Italia) che mira a introdurre un punteggio premiante e crescente per gli anni di residenza e di lavoro e il controllo sui redditi e sul patrimonio immobiliare posseduto nel Paese di origine dei cittadini stranieri.


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