Terremoto in casa Pd, Anna Pariani dice “addio”. “Voterò Liberi e Uguali”

Terremoto in casa Pd, Anna Pariani dice “addio”. “Voterò Liberi e Uguali”

IMOLA – Era tra le prime file all’evento all’Hotel Olimpia di Liberi e Uguali con ospite Vasco Errani e si era fermata a lungo a parlare con l’ex governatore dell’Emilia-Romagna. Qualcosa, insomma, nell’aria c’era e Anna Pariani, in pole position per la corsa alla carica di primo cittadino (ha già affermato che parteciperà alle primarie) ha deciso di “sganciare la bomba” a pochi giorni dal voto annunciando l’addio al Pd (“ho restituito la tessera”) e il suo sostegno al partito di Grasso.

“Non trovo più nel Pd quella visione larga e plurale, inclusiva, capace di far nascere idee nuove, perché al suo interno non c’è più dibattito, ma un capo che dispone e dei tifosi che applaudono – scrive in una lunga lettera -. La formazione delle liste ne è stata la plastica rappresentazione. Ho visto la debole reazione di Renzi e del Pd ai fatti di Macerata, preoccupati più dei sondaggi che di arginare l’avanzata di una destra neofascista, che rialza la testa contro la Costituzione e le conquiste di libertà della Resistenza. Intendiamoci, antifascismo, Costituzione e Resistenza devono essere valori per tutti gli Italiani, ma se il Pd ha paura di occupare la piazza nei momenti difficili altri la occuperanno anche con parole d’ordine estremiste. Infine pochi giorni fa, di fronte all’inchiesta sulle ecomafie in Campania, ho sentito Renzi dire che gli elettori di centrosinistra devono votare Pd ‘turandosi il naso’. Ecco, io sono una elettrice del centrosinistra che non vuole turarsi il naso e come me ce ne sono tanti”.

“Ho deciso di votare Liberi e Uguali in primo luogo per i programmi, per rimettere al centro un progetto di società dove il lavoro, l’ambiente, i diritti civili e sociali siano i capisaldi – afferma decisa – restituendo ai lavoratori più salario e riduzioni d’orario. Al fondo c’è un’idea più avanzata del diritto del lavoro, affidando molto alla contrattazione orientata con incentivi pubblici, mentre da noi si continua a discutere di forme precarie di lavoro e incentivi a pioggia. Non risparmia, l’ormai ex dem un attacco al sindaco uscente Daniele Manca.
“Poi ci sono i candidati e le candidate e io ho deciso di votare per sostenere l’unico candidato che conosce bene il nostro territorio e che ha una vera possibilità di sedere in Parlamento. Questo candidato non è Daniele Manca, poiché sappiamo tutti che, secondo la legge, è ineleggibile: infatti non è stato candidato dal Pd nel collegio uninominale proprio per questo. Potrà sedere in Parlamento solo se la Giunta per le elezioni del Senato eviterà di prendere atto della sua ineleggibilità, ma in questo clima mi sembra molto improbabile. SPer me l’unico probabile eletto del territorio è Vasco Errani, una persona che conosce molto bene Imola e che gli imolesi conoscono, che conosce le sue imprese, le associazioni ed il volontariato, che può rappresentare la qualità del governo delle nostre terre, che a Imola è stato tante volte ed è sempre tornato”.

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