Imola futuro: “gli imolesi chiamano le comunità straniere alla cittadinanza attiva”

Imola futuro: “gli imolesi chiamano le comunità straniere alla cittadinanza attiva”

IMOLA, 7 giugno – Il 90% degli imolesi vuole interagire e collaborare con le comunità straniere sul tema della sicurezza: non passa, quindi, il messaggio che gli stranieri tolgono lavoro e diritti agli imolesi: in pratica l’opposto di quanto annuncia la Lega.

Così spiega l’onorevole Serse Soverini (Area Civica), analizzando il dato dei 500 questionari somministrati alla cittadinanza lo scorso mese: “Non possono esistere scuole delle infanzia e welfare differenti per i cittadini di serie A e di serie B, ribaltiamo l’ottica diffusa che serpeggia in questo periodo” in tanti comuni.

E’ questo il punto principale che emerge dall’indagine di Imola Futuro Area Civica, dove il metodo di lavoro utilizzato passa attraverso il colloquio diretto dei cittadini su temi molto importanti come la legalità e la sicurezza.

I banchetti elettorali, diffusi in tutta la città, periferia compresa, hanno avuto la funzione di ‘punti di ascolto’. Qui, 500 cittadini hanno risposto ad un questionario dal quale è risultato anche che, pur percependo un crescente degrado e un collegamento fra immigrazione e sicurezza, la comunità è ben conscia che “Imola non è una città degradata”, come sottolinea Giuseppina Brienza, capolista di Imola Futuro – Area Civica, e che oltre l’ 80% dichiara di vivere in una città con una “buona qualità della vita”.

Dai dati emerge anche che il reato più temuto è il furto in appartamento, mentre l’abbandono dei rifiuti è il comportamento più fastidioso. “Il 53% dei cittadini pensa che gli interventi educativi vadano potenziati per la risoluzione di questi temi”, e che la microcriminalità e i comportamenti ascrivibili alla mancanza di senso civico sono quelli vissuti con maggior disagio dalla comunità.

Ancora, il patrimonio culturale dell’inclusione e della capacità critica propria del territorio, hanno sedimentato la consapevolezza che “il miglior argine al degrado consta nella predisposizione di interventi educativi”.

Da ultimo, il 90% dei cittadini ritiene che uno degli obiettivi che l’amministrazione comunale dovrebbe perseguire nel prossimo mandato risiede nel coinvolgimento delle comunità di stranieri, in un ruolo di cittadinanza attiva, per isolare i fenomeni di illegalità, degrado e “mantenere vivo lo spirito di inclusione, accoglienza e partecipazione”.

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