Luna di miele pentaleghista? Per ora sembra così…

Luna di miele pentaleghista? Per ora sembra così…

IMOLA – Il mandato del M5stelle si apre all’insegna della benevolenza leghista. Nella seduta del consiglio comunale di ieri i due consiglieri del Carroccio, Simone Carapia e Daniele Marchetti si sono astenuti sulle linee programmatiche di mandato. “Il programma dei 5stelle, a parte il punto sull’acqua pubblica, potrebbe essere quello della Lega” ha esordito Carapia.

E la spaccatura nel centrodestra si registra fin da subito con il consigliere Palazzolo, candidato sindaco fortemente voluto proprio dalla Lega, che invece decide di votare contro (insieme al Pd e a “Imola guarda avanti” di Carmen Cappello). “Oltre agli slogan non ho visto altro, nemmeno sul tanto decantato risparmio sui costi della politica. Nel 2013 i 5stelle chiesero a sindaco e assessori di tagliarsi le indennità del 10%, sto aspettando che loro lo facciano adesso che sono al governo”, ha affermato Palazzolo.

E che a livello locale la Lega voglia andare cauta per non essere troppo in contrasto con la situazione nazionale lo si intuisce durante tutto il Consiglio. Sorrisi e piccoli battibecchi più di circostanza che reali tra il capogruppo grillino Fabrizio Favilli e quello leghista Simone Carapia si registrano per tutta la seduta. Ma la volontà di non spaccare e di non “rompere troppo le uova nel paniere” è chiara soprattutto perché manca completamente quella linea dura e quel modo di fare opposizione (su tutto e anche di più) a cui Carapia aveva abituato il pubblico nello scorso mandato.

E perfino quando la Lega presenta la mozione per chiedere di dissociarsi dai contenuti definiti “violenti” del volantino della manifestazione Rivolta Gaya (nel quale si attaccavano partiti come la Lega, Popolo della Famiglia e Forza Nuova) e di valutare la sospensione del gay pride di sabato a Imola, Favilli tiene a “ringraziare la Lega per la segnalazione” garantendo che il tutto si svolgerà in modo pacifico e nel rispetto della legalità.

Il consigliere PD Giacomo Gambi attacca: “Governo pentaleghista anche a Imola. I consiglieri comunali di Imola della Lega si astengono sul programma dei 5stelle per i prossimi cinque anni perché – dicono – potrebbe anche essere il nostro. Il centrosinistra è l’unica alternativa, noi ci siamo”. Il Partito democratico contesta, soprattutto, che con le presidenze delle commissioni di garanzia, andate entrambe alla Lega grazie ai voti grillini, non ci sarà una opposizione particolarmente dura ma, anzi, il timore è che il M5stelle avrà vita facile dal punto di vista del controllo. Staremo a vedere.

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