Sgomberata casa popolare occupata da irregolari. Ma niente espulsione, mancano i mezzi

Sgomberata casa popolare occupata da irregolari. Ma niente espulsione, mancano i mezzi

IMOLA – Qualche giorno fa, a seguito di una segnalazione ricevuta, agenti della Polizia Municipale di Imola si sono recati, insieme ai tecnici dell’Acer (società che gestisce gli alloggi di proprietà pubblica), nella palazzina in via Cenni 10, dove sono presenti alloggi di edilizia residenziale pubblica gestiti da Acer. Giunti sul posto, gli agenti di PM hanno accertato che all’interno di un appartamento che risultava sfitto, in attesa di una nuova assegnazione, vi erano due persone, un uomo di nazionalità albanese di 28 anni ed una donna di nazionalità cubana di 19 anni. I due si erano introdotti nell’appartamento danneggiando la porta di ingresso e vi avevano portato alcuni effetti personali, occupando abusivamente l’alloggio e trasformandolo nella loro dimora.

Gli agenti della Polizia Municipale hanno provveduto allo sgombero dell’appartamento,  riaffidando l’alloggio alla società Acer. Le due persone sono state quindi denunciate a piede libero in attesa di giudizio per occupazione abusiva di edifici pubblici (ai sensi degli artt. 633-639 bis del C.P.). L’uomo, in possesso di un passaporto, e la donna, sprovvista di documenti di identità, sono stati quindi accompagnati al locale Commissariato di P.S. per svolgere tutte le operazioni necessarie alla loro certa identificazione ed alla verifica della regolarità della loro presenza sul territorio italiano. A seguito dei controlli eseguiti d’ufficio, gli agenti della Polizia Municipale hanno accertato che i due, di fatto senza fissa dimora e gravati di altri precedenti penali, si trovavano irregolarmente sul territorio italiano, ovvero senza disporre di permesso di soggiorno valido. Nel confronti della donna, poi, era già stato emesso in data 24/10/2017 un provvedimento di espulsione con l’ordine di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni, ordine al quale non aveva evidentemente dato seguito. Nei confronti dell’uomo e della donna, quindi, la Prefettura di Bologna ha emesso un nuovo ordine di espulsione dal territorio nazionale. All’uomo, non essendo disponibile nell’immediato un vettore idoneo all’esecuzione del rimpatrio, il Questore di Bologna ha imposto l’obbligo di firma tutti i giorni presso il Commissariato di P.S. per il tempo strettamente necessario alla rimozione degli impedimenti all’accompagnamento alla frontiera, mentre alla donna, non essendo possibile trattenerla in un Centro di Identificazione ed Espulsione per indisponibilità di posti, è stato intimato sempre dal Questore di Bologna di lasciare il territorio italiano entro 7 giorni.

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