Discarica, pressing di Vediamoci Chiaro sul sindaco. E Forza Italia chiede che il progetto sia ritirato

Discarica, pressing di Vediamoci Chiaro sul sindaco. E Forza Italia chiede che il progetto sia ritirato

IMOLA – Il comitato ‘Vediamoci chiaro’ chiede alla nuova amministrazione comunale di Imola, guidata da Manuela Sangiorgi del Movimento 5 stelle, “un dialogo serrato e un’attiva partecipazione alle attività in corso” riguardanti il possibile ampliamento della discarica Tre Monti, “dal ricorso al Consiglio di Stato al ruolo di ConAmi, fino alle tematiche della politica ambientale e sanitaria del territorio”. Questo perché, ricorda il comitato, da sempre contrario alla sopraelevazione e all’ampliamento della discarica, la Tre Monti “per ora è chiusa, ma gli interessi che ruotano attorno alla sua riapertura sono tantissimi”. Della sopraelevazione, spiegano da ‘Vediamoci chiaro’, “si discuterà il 20 dicembre al Consiglio di Stato, mentre per l’ampliamento la Regione si prepara a dare un parere”, anche se “questa volontà di riaprire i cancelli da parte di Regione ed Herambiente cozza con i dati sanitari ed ambientali”. In primis, il comitato ribadisce che “il progetto di sopraelevazione e ampliamento rimane per rifiuti speciali per oltre il 90%”, senza contare che “i soldi incassati annualmente dal Comune per il cosiddetto ‘disagio ambientale’ sono una mera cosmesi, visto che il progetto per l’ampliamento e la sopraelevazione lo paga il ConAmi con 925.000 euro, cosi’ come la sua eventuale realizzazione, con 12 milioni già messi a bilancio”. Quindi, attacca il comitato, “sentire ancora parlare di benefici per questo sito denota una scarsa capacità di valutare i costi, anche sanitari”.

Gli esponenti di ‘Vediamoci chiaro’ evidenziano, inoltre, che “non c’è traccia degli esiti dei monitoraggi sulla qualità delle acque sotterranee e della trincea, che dovrebbero essere trasmessi ad Arpae, Comune e Ausl con frequenza trimestrale”, così come “nulla appare nel portale della Regione dedicato al procedimento di valutazione di impatto ambientale per l’ampliamento”. Infine, dal comitato spiegano di essere rimasti “esterrefatti” dopo aver consultato lo studio “per la valutazione dell’impatto sanitario del sito”. In primis, si legge in una nota, perche’ “l’Ausl accetta, validandolo in campagna elettorale, uno studio delicatissimo sulla salute pubblica il cui committente è Hera, accettando un consulente che da anni lavora proprio per Hera”. Inoltre, rincara la dose il comitato, “dal punto di vista metodologico siamo all’anno zero”. Da qui la richiesta di “una commissione indipendente, oppure di avere i dati per poter fare altre elaborazioni” e l’invito a Sangiorgi, che in campagna elettorale era stata ‘promossa’ dal comitato per essersi impegnata, tra l’altro, a chiudere e bonificare la discarica, ad ‘alzare la voce’ nel dibattito in attorno alla Tre Monti. Si spinge oltre il referente imolese di Forza Italia, Nicolas Vacchi, che chiede all’amministrazione di “valutare di adottare un atto di indirizzo per impegnare il ConAmi a ritirare il progetto di ampliamento”, che si e’ sviluppato “senza nessun tipo di dialogo con la cittadinanza”. Per questo, conclude Vacchi ricordando l’esposto di Forza Italia all’Anac sulla gestione diretta di Herambiente fino al 2040, l’amministrazione dovrebbe “impegnare ConAmi a ritirare il progetto per tutelare la comunità dalle troppe criticità che ancora resistono attorno a un ampliamento che la cittadinanza, evidentemente, non ha mai gradito”.

FONTE: Agenzia DIRE

 

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