Distribuzione fondi di riserva, ‘maretta’ nel ConAmi

Distribuzione fondi di riserva, ‘maretta’ nel ConAmi

IMOLA – Non si respira un clima particolarmente sereno all’interno del ConAmi. Nell’ultima assemblea dei soci si è optato per il posticipo della decisione relativa al riparto del fondo di riserva disponibile. Fondi importanti, decisivi, per il bilancio del Comune di Imola che va chiuso a breve.

“La precedente amministrazione comunale di Imola – spiega in una nota la sindaca Sangiorgi – aveva redatto un bilancio preventivo considerando un riparto di riserve di circa tre milioni di euro nonostante le indicazioni del nuovo statuto non lo consentissero. In seguito, la commissaria straordinaria Cogode aveva poi ridotto tale cifra a circa due milioni di euro in quanto la copertura derivante dai fondi del Conami non era sufficiente”.

Nell’assemblea della serata scorsa, la Sindaca di Imola Manuela Sangiorgi ha caldeggiato la distribuzione di tali risorse suscitando però, da parte degli altri sindaci solo la decisione di posporla. “Un’azione che mette in evidente difficoltà il Comune di Imola alle prese con la redazione del proprio bilancio nel quale tale cifra risulta vincolante negli equilibri della successiva operatività gestionale dell’amministrazione cittadina”.

La versione degli altri sindaci è però differente. Sul Corriere Romagna il sindaco di Castel San Pietro, Fausto Tinti precisa: “La governance del ConAmi la fa il Cda che al momento non c’è. Mercoledì 19 convocheremo un’assemblea per designare il Cda. I nomi dei candidati, da Statuto, si conosceranno cinque giorni prima”. Per Tinti c’è anche un altro problema: la distribuzione del fondo deve prima passare nel consiglio comunale di Imola.

“Per quel che mi riguarda sono rimasto sorpreso al momento del ‘licenziamento’ del Cda proposto dalla sindaca e attuatosi con tempi incongrui. Si poteva aspettare la scadenza a inizio 2019 – è il commento di Alberto Baldazzi, sindaco di Castel del Rio -. E’ chiaro che Conami ha un deficit di operatività, bisogna che si proceda alla nomina del CdA che possa amministrare diversi milioni di euro. Io sono pronto a evitare ‘disastri’, ma la gente deve sapere che la sindaca ha ‘licenziato’ il CdA paralizzando l’operatività del ConAmi”.

E sul tema arriva anche l’affondo del Pd. “Il cosiddetto Governo del cambiamento non sa come chiudere il bilancio 2018 e come approntare il preventivo 2019 – dicono i consiglieri dem -. Un testacoda senza precedenti. Da sempre in questa Città i bilanci si sono chiusi positivamente e mantenuti gli impegni. Ricorrere alle riserve del ConAmi ora sarebbe un grave errore, sia per l’incertezza del momento sia per il fatto che il Consorzio deve fare i conti con l’incertezza derivante dalla chiusura della discarica. Tutto questo mentre il ConAmi, in buona compagnia con altre partecipate, vive una situazione di stallo ascrivibile unicamente alla gestione da parte della nuova inquilina di Piazza Matteotti. Ha litigato con tutti i sindaci, palesando una totale inadeguatezza al ruolo di governo e di guida per il territorio. Ma sui bilanci non si scherza. Se non si chiudono si va a casa”.

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