Martedì prossimo la verifica degli orologi per la messa in funzione

Martedì prossimo la verifica degli orologi per la messa in funzione

Terminati i lavori di consolidamento delle porzioni del Palazzo Comunale sovrastanti i voltoni della via Emilia e via Mazzini e liberate le facciate dalle impalcature, ora è tempo di ripristinare l’orologio posto sui voltoni. Un orologio dalla lunga storia, costruito quasi due secoli fa. Realizzato dai fratelli Domenico e Stanislao Cavina da Civitella di Romagna, illustri nell’arte del costruire orologi, entrò in funzione nel 1838, come dono del francese Francesco Guichard, un ufficiale venuto al seguito di Napoleone e rimasto poi a vivere ad Imola.

I meccanismi ed ingranaggi che costituivano il ‘cuore’, il motore dell’orologio meccanico del 1838 sono stati sostituiti una prima volta dal Comune nel 1976, con “un nuovo e moderno orologio elettronico realizzato dalla ditta Melloncelli di Sermide (Mantova)” scrive Ivano Cervellati nei volumi 6 e 7 della rivista Pagine, dove ricostruisce con grande precisione ed accuratezza la storia dell’orologio nel palazzo comunale ad Imola, lungo i secoli fino ad arrivare agli anni Novanta del Novecento. Il motore meccanico dell’orologio è stato conservato e, protetto da teche, è stato a lungo visibile al pubblico nelle sale del municipio (oggi è protetto in una sala chiusa al pubblico, per lavori di restauro negli ambienti adiacenti).

Nel 2002, infine, il motore dell’orologio elettromeccanico montato nel 1976 è stato sostituito con un nuovo motore elettronico automatico della ditta Trebino, di Uscio (Genova) che è specializzata a livello internazionale in questo settore. A questo punto, sono ancora in funzione dal 1838 i meccanismi e gli ingranaggi che muovono le lancette dei quadranti e le aste di collegamento di questi ultimi con il servomotore collegato al motore, il ‘cuore’ elettronico dell’orologio montato nel 2002.

 

Cosa serve per far ripartire l’orologio – Oggi, per rimettere in funzione l’orologio sono necessari due interventi. In primo luogo va realizzata una nuova staffa di sostegno all’asta che invia il movimento dall’orologio elettronico automatico agli ingranaggi delle lancette del quadrante su via Mazzini. La precedente staffa va sostituita con una nuova di dimensioni diverse, in quanto nei lavori di consolidamento è stato rimodulato il solaio alla quale va attaccata e quindi sono cambiate le dimensioni della staffa stessa. Questo intervento è previsto per lunedì prossimo.

In secondo luogo va fatta una completa pulizia e revisione generale di tutti i meccanismi ed ingranaggi dei quattro quadranti dell’orologio insieme ad una verifica della funzionalità del nuovo ‘cuore’ montato nel 2002. Questi intereventi sono assolutamente necessari prima della messa in funzione, in quanto l’orologio è fermo da circa un anno e mezzo ed era posto all’interno dell’area di cantiere, con il rischio, nonostante tutte le misure di protezione attuate, che i lavori di consolidamento possano avere avuto qualche ripercussione su meccanismi ed ingranaggi o sul programma dell’orologio elettronico automatico. I suddetti interventi verranno fatti proprio dalla ditta Trebino, che ha montato il motore elettronico automatico nel 2002. La ditta effettuerà un sopralluogo martedì prossimo. In base a quella verifica si capirà se, prima dell’avvio, sono eventualmente necessari interventi di manutenzione del motore elettronico automatico e dei meccanismi ed ingranaggi dei quattro quadranti dell’orologio, considerando anche che è sconsigliato far partire i quadranti separatamente fra loro. E quindi quando potrà tornare in funzione l’orologio del Comune.

A quel punto, per “Imola a Natale” e per l’intera città, potrà scoccare davvero “l’ora della festa”.

 

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