Giornata internazionale delle persone con disabilità, il presidio di Montecatone

Giornata internazionale delle persone con disabilità, il presidio di Montecatone
Con il contributo del Rotary di Imola si rinnova la positiva esperienza del “teatro espressivo” dedicata ai Pazienti del reparto Gravi Cerebrolesioni | La finalità è restituire agli ospiti in degenza pezzi di vita quotidiana o frammenti di storia personale collegati alla propria esperienza precedente | Appuntamento il 3 dicembre alle ore 16.00 nell’atrio del piano terra di MRI.
Il 3 dicembre, in tutto il mondo, si celebra la Giornata Internazionale delle persone con Disabilità, introdotta per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi specifici, sostenere la piena inclusione delle persone che ne sono portatrici in ogni ambito della vita e promuoverne l’inclusione sociale, politica ed economica nonché il potenziamento dei servizi sanitari ed educativi. Il MRI, che vi aderisce da diversi anni, non è “solo” centro di riabilitazione ma anche punto di riferimento rispetto alle dinamiche che la disabilità innesca nell’esistenza di chi, in modo temporaneo o permanente, ne viene coinvolta.
«Troppe persone in Italia, a causa della disabilità – osserva Mauro Venturelli, Presidente del Comitato consultivo misto di Montecatone – vivono situazioni di marginalità.  Purtroppo, nonostante esista una legislazione a tutela dei loro diritti, ancora oggi, in diversi ambiti, siamo lontani dall’aver dato piena attuazione a quelli esplicitati nella Convenzione ONU. Montecatone, oltre a fornire percorsi di cura, offre gli strumenti di autonomia alle persone ricoverate e ai loro familiari per potersi presentare nella società come tali e far comprendere che un nuovo progetto di vita è ancora possibile».
Accanto all’impegno quotidiano non manca l’attività specifica per celebrare la Giornata: un pomeriggio al tema dell’attività espressiva per i Pazienti del reparto delle Gravi Cerebrolesioni, a seguito della prima positiva esperienza del 2018, realizzata con la preziosa collaborazione del Rotary di Imola. Una iniziativa non ancora prevista dal SSN che per essere realizzata abbisogna di partnership con professionisti qualificati (con la Cooperativa per Luca di Bologna); una patologia che sostanzia una condizione di disabilità che interessa anche la famiglia del Paziente e che necessita di misure comportamentali, economiche, sociali e di controllo emotivo da adottare per tutta la durata della sopravvivenza.
Il teatro espressivo, la cui finalità è restituire al Paziente pezzi di vita quotidiana o frammenti di storia personale collegati alla propria esperienza precedente, «è un percorso riabilitativo praticato come soluzione terapeutica per il risveglio dal coma in cui il teatro è momento di interazione – spiega Pamela Salucci, Direttore dell’U.O. Gravi Cerebrolesioni. Si segue la strada del dialogo possibile nel ricercare un canale comunicativo fra il Paziente, il familiare e l’operatore. Questo significa, a livello minimo di risposta, la capacità tecnica di riconoscere una reazione a uno stimolo e l’intenzione di adattare la proposta alla sua reazione stabilendo un livello di comunicazione primordiale verso un miglioramento dell’attività cognitiva»
Mario Tubertini, DG del Montecatone Rehabilitation Institute, ha ringraziato il Rotary «anche in passato un partner importante perché ci permette di attivare progetti che spesso, con le sole rette giornaliere di degenza, non sarebbero realizzabili. In questo caso – ha precisato – il contributo è pari a circa 10 mila euro; fornire un servizio innovativo ai Pazienti significa rimetterli al centro del progetto riabilitativo non solo in palestra ma anche attraverso una riabilitazione creativa. È una dimostrazione di come mettiamo in campo ogni attività al fine di permettere a questi pazienti e i loro familiari di sentirsi persone più che malati».

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