I giovani e la musica. Cappello: “Il Comune torni proprietario dell’ex Circoli”

I giovani e la musica. Cappello: “Il Comune torni proprietario dell’ex Circoli”

È stato un dialogo aperto a tutti coloro che hanno partecipato all’incontro ‘Imola, i giovani e la musica’ quello andato in scena ieri sera tra la candidata sindaca civica Carmen Cappello e Claudio ‘Il gallo’ Golinelli. Lo storico bassista di Vasco Rossi e della ‘Steve Rogers Band’ è stato ospite dell’appuntamento che si è svolto al bar ‘1 Punto 59′ in viale Amendola 159. Un ospite scelto per testimoniare la volontà di molti affinché l’amministrazione comunale si impegni di più per favorire l’apprendimento della musica, mettendo a disposizione locali e organizzando eventi in città che consentano alle band di esibirsi in pubblico con maggiore frequenza. Il tema era infatti il rapporto tra i giovani e la musica a Imola, tra opportunità, problematiche e tutto ciò che si potrebbe fare per migliorare lo stato dell’arte. In tanti hanno risposto all’incontro, soprattutto musicisti di varie età interessati in prima persona all’argomento.

«A Imola – ha dichiarato la Cappello – ci sono lodevoli iniziative private che però devono essere accompagnate da un intervento da parte della pubblica amministrazione. In questa città, i ragazzi che vogliono intraprendere questo tipo di percorso faticano poiché mancano gli spazi pubblici. Il Comune ha il dovere di accompagnare i giovani mettendo loro a disposizione luoghi gratuiti».
Golinelli ha ricordato i suoi esordi come musicista: «Ho iniziato a suonare a 8 anni con mio padre, e a 14 mi esibivo già di fronte al pubblico. Imola è stata una fucina per la musica, ma oggi, purtroppo, c’è molto poco. Anzi, invece di aumentare, i posti pubblici a disposizione diminuiscono. Vorrei vedere Imola, la mia città, rinascere».
A proposito di strutture pubbliche che mancano, la candidata civica ha reso noto un sogno che vorrebbe realizzare nel caso in cui dovesse indossare la fascia tricolore: «Mi piacerebbe che il Comune tornasse proprietario di una struttura come la Casa del popolo e del dopo lavoro (ex Circoli), un luogo polifunzionale, peraltro in centro storico, con sale che possono essere adibite a sale prove e non solo».
Inevitabile un passaggio sul centro giovanile di Ca’ Vaina, chiuso, non senza polemiche, da novembre 2019, periodo in cui è scaduto il contratto con il gestore dell’epoca. Infatti, da allora, secondo le testimonianze rilasciate dagli stessi musicisti che hanno partecipato all’incontro, sono molti i giovani gruppi musicali che non hanno più un palcoscenico sul quale suonare e una sala di registrazione a disposizione. Su questo, la posizione della Cappello è netta: «Il bando di gara di Ca’ Vaina non può essere lo stesso di quello di altre strutture pubbliche. Bisogna realizzare un nuovo bando, che tenga conto delle caratteristiche del centro, in modo tale che i partecipanti siano unicamente soggetti con esperienza e competenza nel settore musicale».

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