Carmen Cappello in piazza Gramsci: “i nostri big sono gli imolesi”

Carmen Cappello in piazza Gramsci: “i nostri big sono gli imolesi”

Carmen Cappello ha incontrato i cittadini in piazza Gramsci.
Sono stati oltre 300 gli imolesi che hanno accolto l’invito lanciato dalla candidata sindaca civica per parlare del futuro di Imola e di come garantire alla città una guida sicura. Quella di ieri sera è stata una grande piazza, e i cittadini i veri protagonisti: alcuni di loro sono stati invitati a salire sul palco. «Non abbiamo truppe di notabili di partito che vengono a fare comizi per i loro candidati – ha esordito la Cappello -. Ma anche noi abbiamo dei ‘big’, e questi ‘big’ sono i cittadini: gli imolesi sono stati grandi ad affrontare da soli questi 30 mesi senza una guida, a fare di
necessità virtu, con l’aggiunta di 90 giorni di lockdown».

A quel punto, sono saliti sul palco, uno alla volta, alcuni cittadini per raccontare la propria esperienza. Si tratta di Marica Molinari, referente della raccolta firme contro la costruzione di un ripetitore radio mobile a Sasso Morelli a poche centinaia di metri dalla scuola, Marta Taroni, 26enne imolese che ha sollevato la questione della mancanza di luoghi di aggregazione per i giovani, Laura Sangiorgi Cellini, responsabile di ‘Imola Experience’, associazione che ha l’obiettivo di diffondere la cultura turistica imolese a livello nazionale e internazionale, e Annalisa Gagliano, referente del comitato ‘Tutti a scuola’, che si sta battendo per garantire, anche nel polo liceale, la ripartenza scolastica in presenza e in sicurezza.
«Io non vi parlerò degli immigrati col Covid – ha ripreso la Cappello -, ma vi parlerò di come, con una guida sicura, potremmo aiutare molto concretamente le famiglie imolesi, che siano originarie di qui o altrove, e di come migliorare la sanità locale. Non vi parlerò della deriva autoritaria e della minaccia del ritorno del fascismo, vi parlerò invece di come, con una guida sicura, potremmo permettere agli imolesi di conquistare più libertà e di trovare nuove opportunità per aprire la mente grazie a collegamenti migliori, digitali e non».
La Cappello ha così sciorinato i dieci punti del programma per la ripartenza post-Covid:
1 – Sostenere le famiglie e i cittadini in difficoltà economica distribuendo le risorse nazionali ed europee a sostegno diretto dei nuclei con Isee compreso tra 10mila e 24mila euro. Aggiungere risorse economiche da parte del Comune soprattutto per chi ha perso il lavoro o per i genitori con figli senza un sostegno familiare.
2 – Fare ripartire i cantieri di opere pubbliche, in modo che facciano da volano per l’economia locale, con particolare attenzione all’edilizia scolastica in vista della riapertura.
3 – Creare una taskforce per la realizzazione di progetti per bandi europei o regionali che operi a favore del Comune per il rilancio di aree dismesse o immobili pubblici e delle piccole e medie imprese.
4 – Stimolare l’efficientamento della macchina comunale e incentivare il personale per supportare al massimo cittadini e imprese.
5 – Essere attenti alla riapertura delle scuole per garantire il diritto allo studio effettivo e la tutela della salute della comunità.
6 – Supportare la realizzazione di una infrastruttura internet a copertura di tutte le aree della città e delle frazioni, completando il Piano strategico banda ultralarga, data la scarsa connessione del territorio emersa durante il lockdown.
7 – Realizzare nuovi luoghi o centri di ascolto di sollievo, supporto psicologico familiare e strutture emergenziali per vittime di violenza domestica.
8 – Stimolare l’uso efficiente degli immobili commerciali sfitti attraverso la differenziazione dell’aliquota Imu, per incentivare il riuso degli spazi, soprattutto per le imprese del terzo settore o con maggioranza giovanile e/o femminile.
9 – Favorire la creazione di un fondo di solidarietà tra imprese e artigianato, e una rete solidaristica tra imprese di ogni dimensione per dare sostegno al lavoro e all’economia.
10 – Avviare un alleggerimento delle imposte comunali dei nidi, con attenzione anche alle scuole paritarie, legandolo ai redditi Isee. Avviare quanto prima una nuova gara per i pasti nelle scuole per dare un sostegno alle famiglie.

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