Al via la XXVI Biennale del Muro Dipinto di Dozza

Al via la XXVI Biennale del Muro Dipinto di Dozza

Tutti gli appuntamenti durante la settimana di arte, cultura e solidarietà a Dozza

La rassegna si chiude domenica 17 con uno spettacolo del mago Antonio Casanova

Arte, cultura, solidarietà e persino un pizzico di magia. C’è tutto questo alla XXVI Biennale del Muro Dipinto di Dozza (Bo) dal titolo “(Ri)Generazioni”. La manifestazione, organizzata dalla Fondazione Dozza Città d’Arte e dal Comune di Dozza, ha preso il via questa mattina con l’evento di inaugurazione alla Rocca sforzesca, alla presenza di artisti, studenti e docenti dell’Accademia Belle Arti di Bologna, autorità e rappresentanti delle istituzioni, tra cui il direttore generale di IF Imola Faenza Tourism Company, Erik Lanzoni. Tra gli ospiti intervenuti, anche il mago Antonio Casanova che chiuderà la rassegna con uno spettacolo in programma domenica 17 settembre.

Dopo l’edizione del 2015, la prima organizzata con questa Amministrazione comunale in carica – ha dichiarato il sindaco di Dozza, Luca Albertazzicontinuiamo il percorso intrapreso alla riscoperta delle radici del Muro Dipinto con lo sguardo ben rivolto verso il futuro, convinti che la rigenerazione di questa manifestazione passi anche dalla salvaguardia del patrimonio artistico realizzato in più di 50 anni di storia e da un approccio che interessi i temi della riqualificazione urbana”. Fondamentale, da questo punto di vista, il coinvolgimento delle Accademie, in particolare dell’Accademia Belle Arti di Bologna, cui va il ringraziamento del sindaco per una partnership ormai consolidata. “In due anni sono stati restaurati circa 30 dipinti – ha aggiunto il primo cittadino – e anche in questa edizione gli studenti bolognesi sono presenti a lavorare nel Borgo; tale collaborazione sta producendo grandi risultati in termini di tutela e promozione del nostro patrimonio artistico”. Il legame con le Accademie è confermato anche dalla composizione della Commissione Inviti, incaricata di selezionare gli artisti: ne fanno parte, tra gli altri, anche Enrico Fornaroli, direttore dell’Accademia Belle Arti di Bologna, ed Enrico Maria Davoli, docente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera.

Presenti al debutto della Biennale anche gli artisti protagonisti di questa edizione, impegnati per una settimana a dipingere en plein air sotto gli occhi degli spettatori. Quattro di loro sono da oggi al lavoro nel borgo di Dozza: Andrea Mario Bert e Andrea Gualandri in vicolo Campeggi, Giorgio Bevignani e Mattia Turco in piazza Carducci dove lavoreranno congiuntamente allo stesso dipinto. A Toscanella si potranno ammirare all’opera Alberonero (suo l’atteso dipinto sul palazzo all’incrocio semaforico della via Emilia) e Marco Lazzarato (nella facciata del centro comunale polivalente in piazza della Libertà, lato via Marmane).

Il titolo di questa edizione ci aiuta a focalizzare l’attenzione sui temi della rigenerazione urbana – ha sottolineato la presidente della Fondazione Dozza Città d’Arte, Simonetta Mingazzini -. Per la prima volta gli artisti del Muro Dipinto sono stati indirizzati all’impiego di materiali duraturi per le loro opere, avviando un confronto con i restauratori delle Accademie; in questo senso, rigenerare significa progettare una manifestazione sempre più sostenibile per il futuro”. Inoltre, ha puntualizzato la presidente, “rigenerare significa per noi anche recuperare e conservare il nostro patrimonio artistico, attraverso il restauro di opere presenti sui muri oppure ‘strappate’, grazie alla collaborazione con l’Accademia Belle Arti di Bologna”.

Per quanto riguarda i restauri, in occasione della XXVI Biennale torna a Dozza il dipinto “Paesaggio con figure” realizzato nell’edizione del 1967 da Francesco Tabusso, in seguito “strappato” e restaurato dagli studenti bolognesi. I quali, peraltro, già da due settimane sono al lavoro all’interno della Rocca su un’altra opera ‘strappata’: “Sole su muro rosso” di Bruno Saetti (1967). Da registrare infine il gradito ritorno dell’artista veneziano Paolo Scarpa, già allievo di Saetti, che durante questa settimana restaurerà il suo dipinto “Uomini che volano tra le vigne” di via De Amicis realizzato alla Biennale del 1981.

 

Il programma della settimana. Domani sera, martedì 12 settembre, alle 20.30 in piazza Zotti si terrà il “Muro Dipinto Show”, talk show con ospiti da salotto dedicato alla pittura murale, aneddoti e curiosità sul Muro Dipinto. Sempre in piazza Zotti, mercoledì 13 settembre alle 20 ci sarà la partenza per la “Visita itinerante alla mostra #Murales” allestita in Rocca a cura di Patrizia Grandi e Francesca Grandi, mentre per i bambini sarà attivato il laboratorio gratuito “Disegna il tuo muro” a cura di Sara Ronchi.

Sin dal calar del sole, la giornata di giovedì 14 settembre avrà in serbo suggestive iniziative per gli ospiti della Biennale: nel corso dell’appuntamento “Luce ai muri” sarà possibile osservare dal vivo e da vicino gli artisti all’opera e contestualmente, nel rispetto dell’atmosfera crepuscolare, i ristoranti del Borgo saranno allestiti a lume di candela. Non mancherà l’intrattenimento musicale coi brani del Ciabòt Duo, composto da Fabio Mazzini alla chitarra e da Irene Ruggero alla voce, con Riccardo Fellini & Erika Elisei. Gli spazi della Rocca saranno aperti eccezionalmente fino alle 22.

Venerdì 15 settembre, alla Rocca sforzesca, sarà il momento del restauro: l’Accademia di Belle Arti di Bologna scenderà ancora una volta in campo, proponendo dalle 20.30 visite e dimostrazioni sui lavori necessari per riportare allo splendore le opere di Bruno Saetti e Francesco Tabusso.

Sabato 16 settembre, alle 18, in piazza della Libertà a Toscanella, grande manifestazione di conclusione del Muro Dipinto. Sulle note della musica dal vivo degli Untrio, sarà possibile conoscere da vicino le opere realizzate per la Biennale, alla presenza degli artisti e dei curatori.

Congedo previsto per domenica 17 settembre: dalle 11.30, alla Rocca di Dozza con lo Speciale annullo filatelico figurato, a cura di Poste Italiane, filiale di Bologna Provincia, e con lo spettacolo “Chopin. Una storia di magia” di Antonio Casanova, che avrà inizio sempre in Rocca alle 18.30.

 

La Biennale oltre la Biennale. Moltissimi gli eventi legati alla Biennale che si svolgeranno nel corso della settimana. Le scuole, ad esempio, non faranno mancare la loro partecipazione: sarà effettuato un intervento conservativo sul dipinto “Il vessillo di Gaia” di Gino Pellegrini, installato all’edizione 2009 nella parete esterna delle scuole secondarie di primo grado “Aldo Moro” di Toscanella. Nella stessa settimana del Muro Dipinto, inoltre, docenti e Consiglio Comunale dei Ragazzi porteranno a conclusione il progetto “Aula Morbida”, per la realizzazione di un ambiente adatto ai ragazzi con difficoltà psico-motorie.

In orario serale, dalle 19.30 alle 21.30, in vicolo Campeggi, i muri dipinti raggiungeranno profondità straordinarie con le visite guidate ai suggestivi murales della cantina Bassi, emblema dell’accoglienza di Dozza.

Nel corso della settimana inoltre sarà possibile incontrare, in piazza della Libertà a Toscanella, i ragazzi dell’Officina Sant’Ermanno impegnati in un murales proprio come due anni fa, quando l’associazione culturale che organizza attività per persone con disabilità fondata dalla compianta Simona Neri, debuttò al Muro Dipinto con un’opera realizzata sempre a Toscanella.

Nei punti di accoglienza e d’informazione saranno infine proiettati servizi audiovideo con interviste e racconti dell’edizione 2017, mentre nell’ambito dell’evento conclusivo della Biennale di sabato 16 settembre, scorreranno le immagini di “Biennale: il muro a scatti”, progetto fotografico di Anna Petrosino, Ugo Bassi e Daniela Moretti.

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