Imola non è più un’isola felice. Meglio guardare in faccia la realtà (e affrontarla)

Imola non è più un’isola felice. Meglio guardare in faccia la realtà (e affrontarla)

Di Brigida Miranda

Ieri sulla Stampa un articolo che, nel tentativo di fotografare il “palpabile benessere” di Imola, sbaglia completamente impostazione e non centra le motivazioni per le quali oggi il Pd sia in forte calo anche qui.

Già la definizione di “Stalingrado rossa” porta con sé una enorme sottovalutazione del peso che la DC e la componente cattolica ha avuto, nei decenni, anche a Imola. E poi, come si fa a tirare in ballo Scampia solo per dire che a Imola si vive bene? C’è forse qualcuno che ha detto che vivere a Imola è come vivere a Scampia? E perché tirare in ballo uno dei Comuni più martoriati e dove, pur tuttavia, esistono brillantissimi esempi di riscatto e di voglia di ricominciare?

“Non si vedono immigrati che chiedono la carità e non si vedono cartacce”, si legge nell’articolo. Insomma, un’occhiata veloce e superficiale, lanciata dal giornalista alla Città, e che non indaga minimamente la realtà dei fatti. Sarebbe bastato anche solo contare le serrande abbassate del centro storico per capire in quale contesto si collochi la crisi economica di Imola e politica del Pd.

Non solo i mendicanti in centro ci sono, non solo la percezione di insicurezza è fortemente aumentata, non solo ci sono aree degradate anche in centro (e del resto bastava porre qualche domanda a qualunque commerciante del centro per farsene un’idea): è il sistema Imola che sta facendo acqua da tutte le parti.

Qui la crisi della cooperazione, a lungo negata dal centrosinistra, ha fatto perdere oltre 1000 posti di lavoro. I temi dell’immigrazione e della disuguaglianza sociale sono sentitissimi proprio perché i segnali, in una terra dove la qualità della vita è sempre stata alta, vengono colti prima e in modo molto più profondo.

Mi spiace, ma stavolta proprio non ci siamo. Quanto sta accadendo a Imola è lo specchio di ciò che accade in tutta Italia. Certo, a Imola si sta meglio che in tante altre città d’Italia. Ma è perché chi governa oggi raccoglie ancora l’eredità di un buon governo dei decenni passati. Ma questa eredità non durerà a lungo. La gente non vota più per inerzia e nemmeno per ideologia.

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