In questi cinque anni da sindaco di Forlì, Balzani spiega di aver trovato spesso delle barriere insormontabili proprio nell’ente regionale. Come quando, insieme al sindaco di Parma Pizzarotti, ha proposto un piano di contrasto alla politica degli inceneritori sostenendo che l’ER può e deve diventare il territorio trainante per guidare l’era del post incenerimento oppure quando si è opposto all’Ausl unica di Romagna, alla cui base non c’era nessun progetto e nessun obiettivo per migliorare i servizi al cittadino.
Da sindaco di Forlì è stato uno dei primi a uscire dal patto di sindacato di Hera, nella convinzione che una multiutility non possa gestire i beni comuni come acqua e rifiuti che devono tornare saldamente in mani pubbliche. Oggi, candidato alle primarie, lancia un messaggio di discontinuità con il passato, con quel tortello magico che rappresenta un sistema da scardinare, espressione dei politici di professione più preoccupati a salire sul carro del vincitore che non a gestire e amministrare realmente un territorio.