I dipinti di Lavinia Fontana esposti alla National Gallery di Dublino

I dipinti di Lavinia Fontana esposti alla National Gallery di Dublino

Si aprirà il prossimo 6 maggio alla National Gallery di Dublino un’importante mostra di respiro internazionale dedicata alla figura della pittrice Lavinia Fontana, dove tra i punti culminanti del percorso espositivo ci saranno due opere dell’artista bolognese concesse in prestito dai Musei Civici di Imola. Si tratta della celebre “Madonna di Ponte Santo adorata da san Cassiano e san Pier Crisologo”, firmata e datata 1584, e della “Scena di sacrificio”, anch’essa riferibile agli anni ’80 del Cinquecento. Accanto al prestito di questi due preziosi dipinti, il Comune di Imola sarà presente a Dublino anche con alcuni importanti documenti che verranno dati in prestito dalla Biblioteca comunale di Imola (BIM), particolarmente significativi  per lo studio della pittrice e del clima culturale dell’epoca: il contratto di matrimonio fra Lavinia Fontana e Gian Paolo Zappi, attestante la sua attività di “pittora”, e un fascicolo di ricordi famigliari di Gian Paolo Zappi, con riportati i nomi dei loro undici figli.

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Il titolo della mostra irlandese, “Lavinia Fontana: Trailblazer, Rule Breaker”, che possiamo tradurre come “Una pioniera che infrange le regole”, allude al suo fondamentale ruolo di iniziatrice di un inedito fenomeno di affermazione della professione artistica al femminile, in un mondo che a quelle date era ancora pressoché dominato dagli uomini. L’esposizione, curata da Aoife Brady, sarà ospitata nella Galleria Nazionale d’Irlanda di Dublino dal 6 maggio al 28 agosto 2023, e conterà oltre che sui preziosi dipinti e documenti imolesi anche su prestigiosi prestiti di opere provenienti dai maggiori musei italiani e internazionali, tra i quali gli Uffizi, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, la Galleria Spada di Roma, il British Museum, il Louvre, la Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda e molti altri. L’ampiezza del percorso espositivo e la qualità del progetto scientifico e delle opere scelte delinea la mostra come un evento di altissimo profilo e di sicuro riscontro internazionale. Si tratta infatti della prima mostra monografica su Lavinia Fontana dagli anni ’90, e molte tra le opere previste non sono mai state esposte prima d’ora in una mostra dedicata all’artista.

Per l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi “la partecipazione dei Musei Civici di Imola e della BIM a un evento di questo profilo non è solo un motivo d’orgoglio per la città, ma sottolinea anche quanto i nostri istituti culturali siano saldamente in rapporto con i grandi attori dell’arte internazionale, e questo grazie alla loro credibilità, alla loro reputazione e alla qualità del lavoro di chi opera quotidianamente nei musei e in biblioteca. Certamente questa nostra presenza a Dublino insieme alle più importanti istituzioni artistiche del mondo ci darà ancor di più coscienza del valore del nostro patrimonio artistico e documentario e della necessità di mantenere vivi i nostri sforzi per la sua valorizzazione”.

“Lavinia Fontana – aggiunge il direttore dei Musei Diego Galizzi – è ampiamente riconosciuta come la prima donna a raggiungere il successo professionale nel campo della pittura. Solo questo ci deve dire quanto siano importanti le opere e le testimonianze sulla sua attività che sono conservate a Imola. Inoltre fu la prima donna ad essere accolta nella prestigiosa Accademia di San Luca a Roma, e questo sapendo conciliare la sua attività artistica con il suo ruolo di moglie e di madre. In un certo senso ha scardinato certe regole del mondo dell’arte, tanto che si pensa che sia stata anche la prima donna a dipingere pale d’altare pubbliche e dei nudi femminili”.

In occasione della mostra la grande pala con la “Madonna di Ponte Santo adorata da san Cassiano e san Pier Crisologo”, realizzata quando Lavinia aveva 32 anni, è stata sottoposta ad un accurato restauro grazie al quale ora si può tornare ad apprezzare al meglio la pennellata dell’artista e il suo gesto pittorico pieno e sicuro. Inoltre sono state sanate alcune marginali problematiche conservative della tela.

“I due documenti manoscritti della Biblioteca comunale che saranno esposti in mostra risultano di particolare interesse in quanto attestano come la pittrice continuasse a praticare la sua arte anche da sposata, certamente un aspetto non comune nella cultura di quegli anni, e nonostante le sue undici gravidanze portate a termine. Si deve a Romeo Galli, studioso, ricercatore e bibliotecario direttore della Biblioteca comunale di Imola, il merito di avere studiato e poi pubblicato nel 1940 questi documenti che si riferiscono alla pittrice, donandoli in seguito alla Biblioteca” conclude Silvia Mirri, direttrice della Bim.

 

La mostra “Lavinia Fontana: Trailblazer, Rule Breaker” sarà visitabile dal 6 maggio al 28 agosto; ogni informazione utile su questo evento espositivo è reperibile al sito www.nationalgallery.ie.

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