Dialogando con l’assoluto. Tra antico e moderno, tra sacro e profano

Dialogando con l’assoluto. Tra antico e moderno, tra sacro e profano

Con la mostra “DIALOGANDO CON L’ASSOLUTO. Giovanni Bellettini, opere scelte dal 1982 al 2016 ”, che sarà inaugurata sabato 4 giugno alle ore 16.30 all’interno dell’edizione di “IMOLA IN MUSICA 2016”, prosegue la programmazione annuale di eventi del Museo Diocesano di Imola. L’esposizione – terza delle sette previste per l’anno in corso – sarà diffusa in vari ambienti del museo (principalmente nelle quattro sale dell’appartamento cardinalizio, nella ex sala della servitù e nelle quattro sale dell’appartamento verde) oltre che nel primo chiostro del palazzo vescovile e nello scalone morelliano d’accesso alla sala grande del museo stesso. Avrà per oggetto una ragionata selezione – in tutto una quarantina – delle molte opere e bozzetti realizzati dall’artista imolese tra il 1982 e il 2016 in marmo, legno, acciaio e vetro. A queste ultime – il vetro è il materiale che lo scultore sta sperimentando maggiormente in questo segmento temporale della sua attività – sarà dedicata una particolare e suggestiva collocazione, in una sorta di dialogo continuo, sollecitato dalle trasparenze del materiale con cui sono realizzate, tra antico e moderno, sacro e profano. L’assoluto cui fa riferimento Bellettini, infatti, afferisce alla sfera del sacro, come, peraltro, sembrerebbe sottolienare l’esasperato verticalismo che da sempre connota la sua produzione scultorea. Per il suo carattere di antologica, oltre che per l’importanza del contenitore in cui sarà collocata, la mostra al Diocesano avrà carattere di consuntivo, di sintesi, di un cammino artistico che lo scultore intende concludere quest’anno nella sua città di adozione. In collaborazione con il Comune di Imola/Assessorato alla Cultura e con il Polo Museale Revennale. ​L’inaugurazione Interverranno – oltre al vescovo S. E. Mons. Tommaso Ghirelli – Elisabetta Marchetti assessora alla cultura del Comune di Imola e Marco Violi vicedirettore del museo diocesano. Emanuela Fiori, storica dell’arte e direttore del Museo Nazionale di Ravenna, presenterà la mostra e l’artista. Il concerto A seguire, subito dopo l’inaugurazione della mostra, è previsto il concerto “Villancicos e romances alla corte dei Re di Spagna” con Paola Matarrese (voce) e Andrea Orsi (pianoforte). Il fascino della cultura iberica si esprime in musica nelle forme cinquecentesche del villancico e del romance, che risentono dei tanti influssi accolti in quelle terre ed esprimono quel particolare “sentire” di matrice popolaresca. In particolare è il villancico (canto dei contadini) a conservare reminiscenze popolari in un’espressione colta e raffinata: si tratta infatti di musica di corte su belle e tristi poesie d’amore. Il canto era allora accompagnato dalla vihuela, strumento protagonista solo nella Spagna del 1500, simile alla chitarra ma più incline al virtuosismo. Al villancico, si affianca la canción, anch’essa forma alta di corte, che musica testi molto raffinati. Il romance è invece un genere che deriva dalle cantigas de gesta, le canzoni epiche diffuse dai cantastorie fin dal ‘300. Il programma di questo concerto è dedicato a queste composizioni rinascimentali spagnole, composte, o trascritte ed eseguite per voce e vihuela all’interno delle corti e dei primi centri abitati nella Spagna castigliana e andalusa. I temi sono quelli dell’amore non condiviso, del tradimento, del desiderio, della lontananza o quelli delle canzoni di gesta, delle conquiste, delle battaglie.

Dove:

Palazzo Vescovile – Museo e Pinacoteca Diocesani
Imola, Piazza Duomo 1

Quando:

dal 4 giugno al 26 luglio 2016
inaugurazione della mostra: 4 giugno dalle ore 16.30
Orari di apertura:
giugno// mar-mer-gio ore 9-12 mar-gio ore 14-17 sab-dom ore 15.30-18.30
luglio// mar-mer-gio ore 9-12 mar-gio ore 14-17 – INGRESSO GRATUITO
Info e prenotazione visite guidate:

tel. 0542 24156 – fax 0542 34672

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