Paola Freddi è il nuovo assessore all’Urbanistica. Ma per l’opposizione è “conflitto di interessi”

Paola Freddi è il nuovo assessore all’Urbanistica. Ma per l’opposizione è “conflitto di interessi”

Paola Freddi, geometra, classe 1973, è la nuova Assessora allo Sviluppo Sostenibile del Comune di Imola e va a sostituire l’uscente Massimiliano Minorchio. La nomina è arrivata ieri da parte della sindaca Manuela Sangiorgi.

Le deleghe che le sono state affidate sono le seguenti: Pianificazione Territoriale; Urbanistica; Edilizia; Toponomastica; Lavori Pubblici (ricompresa la gestione dei rapporti con la Società in house Area Blu); Smart City; Osservanza; Innovazione Tecnologica. Nella ripartizione complessiva delle deleghe della Giunta Sangiorgi, la Mobilità Sostenibile sarà in carico all’assessore Longhi ed il Patrimonio all’assessora Fini.

“Ringrazio la Sindaca Sangiorgi per la fiducia accordatami a ricoprire un ruolo che, da imolese di nascita, mi investe di ulteriori oneri e responsabilità nei confronti della città e dei concittadini. Sono diplomata geometra ed in questi anni, pur investendo molte energie sulla mia famiglia, ho mantenuto costante l’aggiornamento relativamente alle competenze della materia ed allo scenario tematico di Imola. C’è molto lavoro da fare, prediligo una operatività a piccoli passi ma precisi e concreti. Ho conosciuto in questi giorni la struttura legata al mio assessorato e l’ho trovata disponibile, preparata, affidabile e particolarmente motivata” spiega l’assessore Freddi.

Ma dal fronte dell’opposizione è già polemica. La civica di centrosinistra, Carmen Cappello, va all’attacco: “Conflitto di interessi. Chi era costui? – scrive su Fb -. Appresa la notizia che la nuova assessora All’Urbanistica è, come preannunciato, la compagna di un noto geometra, che con il suo studio professionale associato, esercita a Imola, mi è venuta in mente la frase di Don Abbondio. Già, perché hai voglia di spiegare che l’Urbanistica è un settore delicato, dove convergono molteplici interessi economici e che quel posto deve essere ricoperto da persone che non hanno legami con chi lavora tutti i giorni con quegli uffici comunali.
Niente: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, proprio come Don Abbondio. 
Dovevano portare a galla le presunte nefandezze commesse in passato e invece ogni giorno ne fanno loro di tutti i colori”. 

 

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