Imola, crisi aperta nel M5stelle. Dimissioni vicine? Il “giallo” del post

Imola, crisi aperta nel M5stelle. Dimissioni vicine? Il “giallo” del post

IMOLA – La crisi, da tempo latente nel M5stelle di Imola, si è aperta ieri in consiglio comunale in tutta la sua drammaticità. Sei consiglieri di maggioranza, Fabrizio Favilli, Massimo Vasselli, Ermete Guerrini, Valeria Basile, Lorenza D’Amato e Annalisa Roda, hanno rassegnato le proprie dimissioni da tutte le commissioni, anche quelle in cui ricoprivano ruoli di presidenza, abbandonando anche gli incarichi al Circondario e le deleghe assegnate dalla sindaca.

Questo perché – ha detto Favilli – “non possiamo più essere considerati corresponsabili delle politiche incoerenti di questa Giunta”. Una mossa di cui, stando a quanto si apprende da fonti vicine alla prima cittadina, al momento è difficile immaginare le conseguenze per quanto riguarda il futuro dell’amministrazione e della stessa sindaco. D’ora in avanti, scandisce Favilli in Consiglio, “come rappresentanti del Movimento 5 stelle ci impegniamo a votare le delibere e le mozioni in linea col programma presentato in sede di campagna elettorale, ma soprattutto a presentare istanze per verificare costantemente lo stato dei nostri punti politici”. Inoltre, aggiunge, “valuteremo ogni altro provvedimento che esula dal programma sulla base dell’aderenza ai principi fondanti del M5s, e avvisiamo fin da ora che l’approvazione del Bilancio preventivo del 2020, per quanto ci riguarda, sarà subordinata al fatto che gli impegni di spesa siano vincolati alle promesse della campagna elettorale”.

“Ogni delibera, ogni strategia, ogni nomina, ogni scelta- afferma Favilli- è stata ratificata da questa maggioranza consiliare, e nessuna decisione amministrativa è stata presa dal gruppo contro il parere della giunta, nonostante più volte ci siano stati molti dubbi sulle scelte portate avanti”. E “le dimissioni di cinque assessori, volute o meno, la mancata nomina dei dirigenti comunali necessari e l’isolamento derivato dall’incapacità politica di creare un dialogo con le altre istituzioni- rincara la dose- non hanno fatto altro che incrementare queste perplessità”, motivo per cui, aggiunge il consigliere, “è quindi da imputarsi totalmente alla Giunta ogni onore ed ogni onere di questa prima parte di consiliatura”. E se per gli onori, dichiara Favilli, “possiamo certamente notare che con tre responsabili della comunicazione, l’amministrazione non ha bisogno del nostro aiuto per esaltare qualsiasi taglio di nastro o passeggiata lungo il Santerno per raccogliere qualche cartaccia, penso invece che ci sia bisogno di noi per ricordare a questa Giunta gli impegni presi con i cittadini in campagna elettorale, a partire dalle tantissime promesse fatte sull’ambiente e sulla sicurezza, veri cavalli di battaglia della nostra campagna, e fondamenta portanti del Dup depositato in Comune successivamente al nostro insediamento”. In tema di ambiente, attacca Favilli, “abbiamo visto questa Giunta disperdere il nostro programma in cui c’era la costituzione di un’azienda in house, sul modello di Forlì”, senza contare “la situazione allarmante in discarica, con 140.000 tonnellate di rifiuti che sarebbero stati conferiti, secondo Panda Imola, probabilmente in maniera illegittima dal gestore, di cui al momento l’amministrazione non ha mai chiesto conto”. Vengono poi “la situazione indecente, durata mesi, del verde pubblico”, il fatto che l’assessore Ezio Roi “sia stato costretto alle dimissioni senza essere mai andato in direzione opposta al programma” e le promesse disattese di “più sicurezza” e di “10 agenti in più nella Polizia municipale, mentre al momento ci troviamo con sei in meno e senza neppure più il comandante”. Il consigliere chiede dunque di “portare a termine le promesse fatte in campagna elettorale, e sarebbe ora che quella diventi la priorità”, chiedendo anche “a che punto è il ritorno del Tribunale a Imola? E le misure sbandierate sul miglioramento della sanità pubblica? E le rendicontazioni puntuali promesse al termine di ogni evento in Autodromo?”. L’auspicio, chiosa Favilli, è che “almeno gli accordi portati avanti da me, Massimo Vasselli e Maurizio Lelli con i promoter per i grandi eventi della prossima estate ancora da annunciare non siano stati toccati, e che quindi Imolapossa godere nuovamente della ribalta che le compete, grazie al lavoro portato avanti nei mesi in cui la delega all’Autodromo ed ai grandi eventi era curata in maniera seria e competente, e non per pubblicare foto acchiappa-like”.

Una mossa inaspettata, che arriva dopo il clamoroso passaggio di Fabiano Cavina dal M5stelle alla Lega, dopo essere entrato in aperto conflitto con la sindaca Sangiorgi e che fa pericolosamente scricchiolare le poltrone della giunta. In aula e fuori la tensione è palpabile. A un certo punto, fuori dall’aula, si accende un violento alterco tra la “ribelle” consigliera Basile e il fedelissimo consigliere Andrea Cerulli, tanto che deve intervenire l’assessore Longhi a dividerli.

La sindaca nel frattempo si rinchiude nella sala verde. Poco dopo, sul suo personale profilo facebook compare un messaggio: “a causa di sei consiglieri irresponsabili, Imola non avrà più una sindaca e una giunta che amano profondamente gli imolesi”. Il post viene rimosso poco dopo ma intanto ha già fatto il giro delle chat e dei social.

Le dimissioni potrebbero essere vicine.

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