Da Managua a Imola per risolvere definitivamente il suo problema medico

Da Managua a Imola per risolvere definitivamente il suo problema medico

“Non vedevo l’ora di riassaggiare una pizza vera!”. È il 10 giugno e Elizabeth Ruth è appena arrivata da Managua, in Nicaragua, all’aeroporto Marconi di Bologna, dove Carla e le altre volontarie e i volontari della Pubblica Assistenza Paolina la accolgono al ritorno in Italia dopo oltre sei anni. Quando si erano salutati, nell’aprile del 2010, tutti pensavano che non si sarebbero più rivisti: il disturbo medico di Elizabeth, una grave e rara malformazione intestinale, era stato risolto chirurgicamente e il decorso post operatorio andava per il meglio.
Purtroppo però dopo diversi anni privi di complicazioni, durante i quali Elizabeth, che compirà 18 anni ad agosto, ha potuto crescere e socializzare come tutte le sue coetanee (da quando è arrivata a Imola non si stacca mai dal suo smartphone, con cui aggiorna amiche e amici sui social) e studiare regolarmente (a breve inizierà un college per specializzarsi come parrucchiera e estetista), quest’anno si sono presentati disturbi legati alla sua patologia originaria, che i professionisti nicaraguensi non sono riusciti a risolvere in loco. Accortosi del riacutizzarsi dei problemi durante uno dei suoi soggiorni periodici di volontariato all’ospedale militare di Managua, il Dr. Alessandro Di Silverio, urologo in forze all’Ausl di Imola e Presidente della PA Paolina, ha scelto di attivare immediatamente i canali per organizzare, sempre grazie al prezioso contributo e all’intervento dell’associazione, un secondo viaggio in Italia di Elizabeth per risolvere le sue complicazioni mediche una volta per tutte.
“Al momento non siamo ancora in grado di dire quale sia la causa scatenante del problema clinico che da qualche tempo affligge la nostra piccola, anzi ormai ex-piccola, paziente”, spiega Di Silverio, “E per questo la stiamo sottoponendo a diversi approfondimenti diagnostici. Nella giornata di martedì il Dr. Zompatori, radiologo dell’Ospedale Sant’ Orsola di Bologna, le ha fatto una risonanza magnetica per verificare al meglio la situazione, mentre ieri il Dr. Lima della Chirurgia Pediatrica sempre del Sant’Orsola, che aveva già operato Elizabeth nel 2010, si è impegnato in alcuni approfondimenti – non invasivi né chirurgici, anche se fatti in anestesia – che hanno chiarito definitivamente il quadro e indicato una via per la soluzione. Il Dr. Lima ha lavorato a Imola a titolo gratuito, dando il via al percorso terapeutico che si completerà entro il mese di luglio, con interventi fatti tra il Santa Maria della Scaletta ed il Policlinico Bolognese”.
Oltre a ringraziare pubblicamente la Pubblica Assistenza Paolina per il suo importante impegno internazionale verso le persone meno fortunate, la Direzione dell’Azienda Usl e tutte e tutti i colleghi augurano di cuore buona fortuna ad Elizabeth, sperando che torni in Italia quanto prima, ma stavolta come una semplice turista.

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