Ampliamento discarica: ultimo round

Ampliamento discarica: ultimo round
Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato del comitato “Vediamoci chiaro”
Il comitato Discarica Tre Monti “Vediamocichiaro” ha depositato le ultime osservazioni al progetto di ampliamento della discarica Tre Monti entro i tempi stabiliti dalla legge in data 4 luglio 2016.
Queste osservazioni integrano quelle già depositate in momenti precedenti della procedura e confermano la lacunosità e non attendibilità degli studi sugli impatti ambientali e sanitari. Nonostante la Regione e gli Enti della Conferenza dei Servizi avessero, in modo peraltro anomalo per questo genere di procedure, avanzato 141 richieste di integrazioni sostanziali si è osservato che alcune di quelle più importanti non hanno ricevuto risposta e altre hanno ricevuto risposte ancora insufficienti.
Ferma restando la grande incertezza riguardante la gestione del biogas e del percolato, come già osservato precedentemente, le nuove osservazioni si sono concentrate sui seguenti aspetti:
1) La valutazione degli impatti atmosferici, con particolare riferimento alle polveri sottili (PM10), è risultata senza impatti in quanto viene stimato l’impatto della discarica su un territorio considerato vergine, invece di valutare la somma dell’impatto della discarica sulla qualità dell’aria esistente che notoriamente ha valori di PM10 molto elevati, spesso oltre i limiti di legge. E le discariche di polveri sottili ne rilasciano abbondantemente.
2) E’ emerso come la discarica Tre Monti rilasci quantitativi importanti di biogas e acido solfidrico (H2S), derivanti dalla digestione anaerobica dell’umido da parte di batteri. In particolare abbiamo evidenziato l’H2S poiché un recente studio di ARPA Lazio, pubblicato su una rivista scientifica internazionale, ha rivelato una correlazione significativa tra esposizione a tale gas, entro 5 km da una discarica, e l’incidenza di tumori e varie patologie polmonari nonché altre patologie e morti. Di tale evidenza scientifica non c’è menzione negli studi di Herambiente la quale avrebbe dovuto indagare questi aspetti sanitari così importanti soprattutto alla luce dei dati resi pubblici dall’AUSL dai quali risultano nell’imolese malati e morti per patologie polmonari superiori alle medie regionali e per i quali non è ancora chiaro il motivo.
3) Si è ribadita l’assoluta inutilità delle integrazioni di Herambiente sull’impatto sanitario e si richiede una vera VIS soprattutto in considerazione del fatto che i residenti sono già esposti da circa 40 anni alle emissioni della discarica e un reiterare tale esposizione potrebbe incrementare notevolmente gli impatti sanitari. A corredo di quanto già ribadito nelle precedenti perizie con il supporto del prof. Fabrizio Bianchi del CNR di Pisa le attuali osservazioni hanno allegato lo studio e relativa pubblicazione internazionale di ARPA Lazio dove sono scientificamente provate le valutazioni di impatto sanitario su una popolazione di 200.000 abitanti su 16 anni di rilievi che le discariche provocano alla salute con aumenti molti significativi anche di patologie gravi.
4) Lo studio delle acque sotterranee e della loro qualità ancora una volta non sono stati indagati. Con la scusa che la zona della discarica è argillosa Herambiente e Con.AMI non si sono preoccupati di indagare laddove l’acqua del Rio Rondinella abbandona i suoli argillosi, dunque quasi impermeabili, per incontrare suoli permeabili, più a valle, dove negli anni presumibilmente si sono infiltrate le acque del Rio, notoriamente interessato da episodi incidentali di sversamento di percolato. La domanda posta dal Comitato “Vediamocichiaro” come sia la qualità delle falde a valle del Rio Rondinella, pertanto, non ha ancora avuto risposta.
5) Herambiente non vuole valutare l’opzione zero in virtù del fatto che l’ampliamento è già stato previsto dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Ma in tale piano l’ipotesi è vincolata all’esito positivo della procedura di VIA, dunque a maggior ragione è necessario valutare altre alternative e quella di non ampliare la discarica per dare soluzioni alternative al Piano. In caso contrario si ha la netta sensazione che tale ampliamento sia già stato deciso a monte della procedura a prescindere dagli impatti dello stesso.
6) Si è riportata inoltre una approfondita disamina dei monitoraggi ambientali condotti da Herambiente e da ARPAE dalla quale emerge una situazione di contaminazione nella discarica ben più grave di quella minimizzata da Herambiente

In allegato:
(gli allegati sono disponibili al link https://www.dropbox.com/sh/wk8avrqskojv91w/AABl4UuCe6pLn20AfobXCrAha?dl=0)
– Perizia di analisi critica
– Pubblicazione scientifica a cura di ARPA Lazio
 Il Comitato Discarica Tre Monti
“Vediamocichiaro”

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