All’Albergo delle Terme arrivano 59 profughi

All’Albergo delle Terme arrivano 59 profughi

Castel San Pietro Terme – Sono 59, tutti maschi, provenienti dal Bangladesh e africani. E saranno ospitati nell’Albergo delle Terme fino all’8 marzo. E’ il capogruppo della lista civica di opposizione “Il tuo Comune”, Gianluigi Gallo, a dare i primi dati sulla vicenda che “a sorpresa” ha coinvolto – e lasciato di stucco – i cittadini del comune di Castel San Pietro Terme. Dati che emergono da una riunione dei capigruppo richiesta d’urgenza e svoltasi poche ore fa.

Già questa mattina si era diffusa la notizia dell’imminente arrivo a Castello di 65 migranti ospitati nell’hub di via Mattei a Bologna, struttura in queste ore praticamente al “collasso” visto che potrebbe ospitare al massimo 350 persone e ne sono presenti quasi 800. Ma che a Castel San Pietro una rinomata struttura ricettiva mettesse a disposizione quasi 60 posti letto certo nessuno se l’aspettava. “Il problema è che nessuna legge vieta a privati di dare la propria struttura in affitto a cooperative o alla prefettura”, allarga le braccia Gallo che poi spiega: “Sono giovani e adulti non vecchi. Erano già da un po’ nell’hub di Bologna e quindi da un punto di vista sanitario sono controllati. Staranno fino all’8 Marzo e non oltre. La cooperativa che li ha in gestione ha firmato che l’8 Marzo libererà la struttura. È stata la cooperativa stessa che ha trovato e avuto la disponibilità dell’Albergo delle Terme. L’albergo fornisce pernottamento e prima colazione, mentre un’altra coop pranzo e cena. Devono rientrare tutti alle 23. Durante le altre ore, che al momento sappiamo non c’è nessun tipo di attività per loro e quindi non esiste legge che li vincoli all’interno dell’Albergo”.

“All’interno c’è un educatore della cooperativa – prosegue Gallo -. L’albergo, le zone limitrofe e dove necessario saranno adeguatamente vigilati sopratutto durante le ore diurne e fino alle 23 da Polizia municipale, vigilanza privata a spese dell’Albergo, associazione dei Carabinieri in pensione e carabinieri locali. Ci sarà vigilanza in altro modo dopo le 23”.

Il sindaco Fausto Tinti, nel pomeriggio, si era limitato a riferire attraverso una nota stampa che “si tratta di una collocazione temporanea ed emergenziale nell’attesa che la Prefettura individui una soluzione definitiva. Noi  abbiamo già dato la nostra disponibilità accogliendo 18  profughi dimostrando come la comunità castellana abbia un forte senso civico e forte ospitalità. Sono sicuro che anche tanti altri comuni che ad oggi ancora non hanno nessun rifugiato siano ora pronti a fare la loro parte”.

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