“No” al depotenziamento dell’ospedale di Imola. Le iniziative di “Noi Imola” e “Cittadinanza attiva Imola”

“No” al depotenziamento dell’ospedale di Imola. Le iniziative di “Noi Imola” e “Cittadinanza attiva Imola”

Due eventi per approfondire le tematiche della sanità imolese e i rischi di un depotenziamento dell’ospedale e un corteo finale, il prossimo 22 ottobre, fino a piazza Matteotti, per dire no al progressivo smantellamento dei servizi sanitari sul territorio.

Sono le iniziative messe in campo dall’Associazione Noi Imola e dal Comitato “Cittadinanza attiva Imola”che da diversi mesi stanno monitorando la situazione e stimolando l’interesse dei cittadini con lettere di approfondimento e di denuncia dei problemi.

I PROBLEMI AL CENTRO DEL DIBATTITO. I promotori degli eventi segnalano un progressivo depotenziamento dei servizi prima erogati presso il nosocomio imolese. A partire dalla riduzione dei posti letto (66 in meno rispetto al 2011), con una media di 2,58 posti ogni 1000 abitanti (come si evince dal bilancio di missione dell’Ausl del 2015). “La normativa in materia dice che dovrebbero essere 3,7 ogni 1000 abitanti – spiega il dott. Roberto Merli -. Tutto ciò provoca problemi vari come l’attesa di diverse ore al pronto soccorso prima del ricovero, o letti in appoggio ad altri reparti. Anche il tasso di re-ricoveri a Imola, cioè persone che nel giro di 15 giorni vengono nuovamente ricoverate per la stessa patologia, è più alto della media regionale”.

LE INIZIATIVE. Il 25 settembre, è in programma l’iniziativa “Cosa sta succedendo ai nostri ospedali?” presso l’Hotel Olimpia. Verrà proiettato un breve filmato tratto dal documentario “Le mani sulla sanità” con testimonianze di come siano già stati smantellati molti servizi ospedalieri in territori della nostra regione e di altre vicine; a seguire saranno le parole dei rappresentanti dei comitati a difesa di alcuni di questi ospedali, e del sindaco di Volterra, che aiuteranno a capire cosa sta succedendo alla sanità italiana. Infine sarà Luigi de Giacomo del percorso “Attuare la Costituzione”, promosso e coordinato dal prof. Paolo Maddalena vice presidente emerito della Corte Costituzionale, che metterà a confronto i principi costituzionali di solidarietà e universalità con le recenti politiche di privatizzazione nel campo della sanità. A seguire ci sarà un dibattito con il pubblico presente.

“Sanità pubblica dove vai?” è il titolo della serata che vedrà, il 10 ottobre, sul palco del Cinema Cappuccini il prof. Stefano Zamagni (noto economista molto apprezzato a Imola, professore ordinario di Economia Politica dell’Università di Bologna, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù a Roma dal 2002 al 2014) che affronterà il tema delle privatizzazioni, dei tagli e dei cambiamenti nel sistema sanitario pubblico mentre il dr. Giancarlo Pizza (Presidente dell’Ordine dei Medici di Bologna, che la scorsa primavera si era dichiarato scettico sulle ipotesi di fusioni fra gli ospedali della Città Metropolitana di Bologna) spiegherà quale impatto avrà sul codice deontologico la riduzione di servizi sanitari a Imola e Bologna. A seguire ci sarà un dibattito con il pubblico presente.

Domenica 22 ottobre tutti insieme a manifestare per chiedere agli amministratori di essere più coraggiosi nel difendere l’Ospedale di Imola dai tagli ai servizi richiesti da Bologna e dalla Regione. Si parte alle 15.30 in bicicletta dal parcheggio dell’Ospedale Nuovo e si raggiungerà alle 16.00 l’Ospedale Vecchio dove ci si unirà a tutte le persone presenti per un corteo a piedi lungo la via Emilia fino in Piazza Matteotti.  I partecipanti verranno inoltre invitati a firmare una lettera indirizzata al sindaco Daniele Manca.

“Una manifestazione di tutti, per tutti a difesa dell’Ospedale di Imola – dicono gli organizzatori -, l’unico che abbiamo e che sta già perdendo alcuni di quei pezzi che lo rendevano un’eccellenza a livello nazionale e una risorsa fondamentale per i cittadini imolesi. Certi che le iniziative riscuoteranno molto successo invitiamo tutti i cittadini a partecipare numerosi e ad informarsi circa la disponibilità di posti per le due serate che sono gratuite, e relativamente agli aspetti logistici del corteo in bicicletta e a piedi”.

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