A San Prospero va in scena la simulazione dell’esondazione del Santerno

A San Prospero va in scena la simulazione dell’esondazione del Santerno

IMOLA – La pioggia caduta costantemente per tutta la notte di venerdì raggiunge un picco a Firenzuola intorno alle 7.30 di sabato mattina, provocando un’onda di piena che, propagandosi, ha superato l’argine del fiume Santerno, a San Prospero. Alle 8,30 del mattino, a seguito ulteriori monitoraggi che confermano l’evento, il Comune invia il messaggio “Voce” Alert System di “preallarme” alla popolazione interessata e contemporaneamente parte la “Colonna Mobile degli aiuti”. Alle ore 9.00 il Comune invia il messaggio “Voce” Alert System di “allarme”. A San Prospero ci sono da evacuare 6 famiglie residenti lungo l’asta del fiume, per un totale di 16 persone.

Cronaca di una giornata da dimenticare, se non fosse un sabato di esercitazione. Esattamente sabato 18 novembre si svolgerà un’esercitazione per incrementare la resilienza delle comunità delle aree pilota individuate dal progetto europeo Life Primes. In Emilia Romagna sono tre le aree test scelte dalla Regione e fra queste vi è appunto la zona del Santerno, in particolare nel tratto di San Prospero, insieme a Sant’Agata sul Santerno.

 

Perché l’esercitazione – “L’esercitazione è finalizzata a testare la capacità di risposta del sistema di protezione civile e a fornire un momento formativo per i partecipanti con l’obiettivo di migliorare la risposta in caso di emergenza – spiega Davide Tronconi, assessore alla Protezione civile del Comune di Imola -. Il focus sul sistema di protezione civile prevede il coinvolgimento dal livello regionale a quello locale, partendo dal nuovo sistema di allertamento fino ad arrivare a simulare le azioni necessarie in caso di pericolo di esondazione. Per questo voglio ringraziare tutti i protagonisti di questa esercitazione, dalle famiglie che si sono rese disponibili all’evacuazione, ai volontari della Protezione civile, ai dipendenti del Comune di Imola e della Regione Emilia Romagna”. L’esercitazione prende come riferimento storico la piena del Santerno del 20 settembre 2014, che ha interessato l’asta del fiume con intense precipitazioni concentrate in poche ore.

 

Procedure di attivazione e azioni – Venerdì 17 novembre viene emessa un’allerta con codice colore “giallo” per criticità idrogeologica, per temporali nella zona di allertamento del fiume Santerno (bacino imbrifero) a partire dalla serata. Durante la notte le precipitazioni continuano costanti fino a raggiungere, a Firenzuola, un picco intorno alle 7.30, che causa una conseguente onda di piena con superamento di soglia arginale nella frazione di San Prospero del Comune di Imola e una frana arginale a Sant’Agata sul Santerno all’altezza dell’Istituto scolastico G. Pascoli. La macchina dei soccorsi interviene prontamente sul luogo. Va chiarito che tutte le comunicazioni verranno indirizzate solo alle persone coinvolte e già preventivamente informate sullo sviluppo dell’esercitazione.

 

Le persone coinvolte nell’esercitazione – Nell’esercitazione sono coinvolti nel complesso 40 volontari di Protezione civile di Imola, facenti parte di Associazione CB Imolese; Volontari del Soccorso Subacqueo; Corpo Guardie Ecologiche Ambientali; Croce Rossa Italiana – Comitato di Imola; 20 funzionari regionali; 16 persone, componenti le 6 famiglie residenti lungo l’asta del fiume da evacuare, che si sono rese disponibili e 6 funzionari comunali. Hanno inoltre collaborato il Centro Sociale di San Prospero, nella cui sede si svolgeranno le attività formative e l’Associazione calcistica RossoBlu Imolese 1990, che gestirà l’area di accoglienza al campo sportivo, per le persone fatte evacuare.

Il personale del sistema di Protezione civile sarà allertato attraverso il nuovo portale messo a punto recentemente dalla Regione (https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it/homepage), mentre i volontari ed i cittadini coinvolti nell’evacuazione saranno allertati dal Comune di Imola attraverso l’impiego del Sistema Alert System adottato esattamente un anno fa dal Comune stesso. Naturalmente i cittadini interessati sono già stati informati preventivamente, al momento dell’adesione all’esercitazione, di tutte le procedure attivate e delle modalità operative.

 

I messaggi inviati dal Comune – Solo ai volontari e ai cittadini coinvolti nell’esercitazione, alle 8,30 il Comune invia  il messaggio “Voce” Alert System di “Preallarme”: “Salve, Comune di Imola, esercitazione di Protezione Civile. Preallarme  sul fiume Santerno. Tieniti pronto a vigilare sulla situazione attorno a te. Grazie”. Poi, alle ore 9 lancia il messaggio di “Allarme”: “Salve, Comune di Imola, esercitazione di Protezione Civile. Livello di allarme sul fiume Santerno. Preparati ad abbandonare la casa. Chiudi acqua, luce e gas. Grazie”.

 

Obiettivi dell’esercitazione – L’esercitazione si pone diversi obiettivi. Per quanto riguarda il Sistema di protezione civile servirà a verificare quanto riportato nel piano comunale di protezione civile dei comuni interessati con particolare attenzione ai modelli organizzativi previsti; a testare le procedure di allertamento per il rischio idraulico; a verificare la funzionalità e l’efficacia dei sistemi di allertamento e di comunicazione e la capacità operative dei volontari ad intervenire a supporto della popolazione sotto il coordinamento dell’Autorità locale di protezione civile. Infine, a verificare la capacità di risposta dei cittadini coinvolti in relazione ai corretti comportamenti da adottare.

Ci sono poi obiettivi legati ad un’azione di formazione per sensibilizzare e rendere partecipe la popolazione sui temi di protezione civile al fine di far conoscere il sistema di protezione civile locale; diffondere, attraverso i principali mezzi di comunicazione, informazione sul rischio idraulico presente sul territorio ed i relativi comportamenti da seguire; rendere la popolazione consapevole agli effetti prodotti dai cambiamenti climatici e i rischi prodotti alle piene e dai fenomeni alluvionali.

 

Sessione formativa – Terminate le operazioni di emergenza, l’esercitazione prevede, a partire dalle ore 11, anche una fase di formazione della popolazione, con diversi interventi, che si svolgerà nel centro sociale di San Prospero e che consiste, fra l’altro, anche nel fornire ai cittadini consigli di comportamento in caso di alluvione, da parte dei volontari del Comune di Imola. In caso di bel tempo saranno svolte eventuali attività all’aperto, come il riempimento di sacchi di sabbia utili al contenimento delle esondazioni.

 Scenario di riferimento

La piena fluviale del Santerno del 20 settembre 2014 ha fatto registrare un rapidissimo incremento di livello idrometrico nella fase di concentrazione ed una diminuzione altrettanto rapida in fase di esaurimento dell’onda con valori superiori ai massimi storici registrati nelle sezioni di Borgo Tossignano, Codrignano e Imola dove si sono avuti i principali allagamenti e danni. Nella sezione più a valle alla traversa di Codrignano il colmo di piena ha raggiunto un livello ricostruito di 1,72 m che rappresenta il massimo storico dal 1981. Ad Imola il livello al colmo è stato di 4,35 alle ore 11:00 solari del 20 settembre a circa un metro dal sottotrave del ponte di via Dante dove risulta posizionato l’idrometro.  Nella sezione di Mordano il colmo di piena è risultato il secondo della serie storica mentre nelle sezioni vallive la piena si è propagata con valori superiori alla soglia 2.

Per quanto riguarda gli effetti della piena: si sono verificate occlusioni in corrispondenza di ponti e attraversamenti, riduzione drastica dell’officiosità idraulica, diffuse esondazioni con allagamenti e danni alle strade, (comunali e provinciali), ad abitazioni, nonché rilevanti danni alle attività produttive ed alle colture agricole. In particolare sono stati interessati in maniera importante alcuni ponti sul fiume Santerno.

In comune di Imola la piena del fiume Santerno ha provocato diffusi allagamenti a civili abitazioni nelle vie Pisacane, Melluzza, delle Lastre, Santerno, Giordano Bruno, Montessori, Minghetti, Ferrer, Cattaneo nel quartiere Campanella, alla piscina comunale, al paddok dell’autodromo e ad alcune attività produttive. In località Campanella si è provveduto al soccorso in un’abitazione isolata sita tra la sponda destra del fiume Santerno e Via Pisacane e di altra abitazione sita in via Santerno. Si sono verificati problemi di rigurgito delle fognature, con conseguente allagamento degli scantinati e dei piano terra di civili abitazioni. La piena ha accumulato parecchio materiale detritico sotto i ponti, sradicato alberi nel parco fluviale nonché invaso strade con fango e detriti. Immediatamente a valle del ponte delle FS si è verificata un’importante esondazione nelle aree di cava della CTI; la porzione di area ampia qualche ettaro ha funzionato da cassa di espansione riducendo notevolmente la portata della piena verso il centro dell’abitato di San Prospero. Il volontariato di protezione civile ha operato sia per il controllo dei tratti di fiume compresi tra la via Codrigano e il paese di San Prospero e oltre l’A14 (via Maduno) mantenendo aggiornata la popolazione. Hera ha provveduto al ripristino della fornitura elettrica per il quartiere Campanella, via Melluzza. I danni accertati riguardano macchinari e materiali di attività produttive e agricole, cantine e tavernette e impianti di civili abitazioni, locali macchina della piscina comunale, il paddock e gli impianti dell’autodromo, materiale accumulato sotto i ponti, alberi divelti nel parco fluviale nonché strade invase da fango e detriti.

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