Salvini con il cappio al collo e macabri volantini nel centro storico di Imola

Salvini con il cappio al collo e macabri volantini nel centro storico di Imola

IMOLA – Ci sono atti che di democratico non hanno proprio nulla. E che mal si conciliano con una campagna elettorale che, mai come quest’anno, è così sentita.

Negli ultimi giorni i manifesti del candidato sindaco del centrodestra, Giuseppe Palazzolo, sono stati più volte oggetto dei soliti attacchi vandalici. Prima le scritte “fascista”, ieri anche un volantino di Salvini con il cappio al collo, appiccicato sul manifesto, con la scritta “lega stretto”.

In centro storico, in occasione delle commemorazioni del 25 aprile sono apparsi anche volantini con (le solite) immagini macabre.

Ieri il consigliere uscente di FI Nicolas Vacchi ha allertato la municipale segnalando le numerose affissioni abusive un po’ ovunque, in vicolo Giudei, nella Galleria del Risorgimento, sotto i portici di piazza Gramsci.

“Abbiamo denunciato l’ennesima affissione abusiva, in centro storico, di manifesti che incitano alla violenza e all’odio e che insinuano la correlazione fra una lecita parte politica e vicende che appartengono ai libri di storia. La Resistenza è rimanere democratici, civili, civici e intelligentemente politici di fronte ad atti incivili, violenti e antidemocratici. Il nostro Paese ha bisogno di una riappacificazione storica e non dell’alimentazione continua del conflitto ideologico”.

Anche il segretario Pd Marco Raccagna ha condannato il gesto. “La nostra condanna è netta e la solidarietà va alla Lega imolese e a Palazzolo. Da loro ci divide tutto. Ma il respingere ogni atto di intolleranza e violenza sono certo che ci unisca”.

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