Incendio Lotras Faenza: nessun residuo pericoloso nell’aria

IMOLA – Non ha lasciato residui pericolosi negli alimenti l’incendio scoppiato a inizio agosto che ha distrutto la Lotras System di Faenza. Secondo i primi risultati del monitoraggio condotto dal Dipartimento di sanita’ pubblica dell’Ausl Romagna su colture, prodotti ortofrutticoli e animali da allevamento, infatti, non si riscontrano criticita’ relative alla presenza di metalli pesanti. Sono ancora in corso invece le analisi su altri inquinanti, come le diossine. Gia’ le rilevazioni di Arpae, a seguito dell’incendio, non avevano riscontrato concentrazioni elevate di inquinanti. Il monitoraggio dell’Ausl e’ stato eseguito prelevando in tutto 23 campioni di prodotti destinati all’alimentazione umana presenti nei campi o raccolti nel periodo dell’incendio e quindi potenzialmente esposti: erba medica, sorgo, verdura a foglia larga e frutta a buccia non liscia quali albicocche, pesche e pere. Vista la larga dispersione del fumo, il campionamento e’ stato eseguito ad ampio raggio in varie direzioni verso Brisighella, Solarolo, Russi, Cotignola e Forli’. Le analisi sono stati condotte anche in due impianti di macellazione, prelevando otto campioni di polmone, di milza e di grasso in altrettanti suini provenienti da allevamenti dei territori di Faenza, Russi e Imola. Inoltre, e’ stato sottoposto a prelievo anche il latte in due allevamenti rurali bovini.

Le analisi sono state effettuate nel laboratorio di Bologna dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna e sono state confrontate con campioni di controllo non esposti all’incendio. Per quanto riguarda le analisi sui metalli, dunque, per tutti i campioni di matrice sia vegetale sia animale, “la concentrazione e’ risultata significativamente inferiore ai valori previsti dalle normative- riferisce l’Ausl-e non si osservano differenze significative con i campioni prelevati prima dell’incendio”. I dati, ci tiene comunque a precisare l’azienda sanitaria, devono comunque “essere valutati tenendo presente che l’area di indagine in cui sono stati prelevati i campioni e’ fortemente antropizzata, caratterizzata da un’agricoltura di tipo intensivo, dalla presenza di traffico veicolare e di numerose emissioni da attivita’ produttive”.

Fonte: Agenzia DIRE

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