Imola, l’ex assessore Roi all’attacco: “pegno da pagare alla Lega”?

Imola, l’ex assessore Roi all’attacco: “pegno da pagare alla Lega”?

IMOLA – E mentre la Lega a Imola si affretta a smentire ogni presunto inciucio con il Movimento 5stelle sulla nomina di Andrea Longhi ad assessore alla Sicurezza, ad andare all’attacco è proprio Ezio Roi, l’ex magistrato dimissionato dalla Sangiorgi e che, in campagna elettorale era stato presentato come l’uomo di punta del Movimento 5stelle.

Sul suo profilo facebook Roi non si risparmia: “Cari amici di Imola e del M5S, c’è un limite a tutto. La manovra per portare un assessore della lega in giunta, è arrivata al termine. Non solo, ma si è anche arricchita di deleghe importanti come l’ambiente e la polizia municipale. Dicevo nei giorni scorsi, a ragion veduta, che al Movimento occorreva fare chiarezza su alcune situazioni che si stavano sviluppando ed erano poco in linea con i principi del Movimento stesso, a cominciare dalla trasparenza, appunto…
Forse c’era un pegno da pagare? Forse le trattative di una futura alleanza? Forse tutte due le cose?
Sarebbe stato utile fare chiarezza, appunto. Prima, molto prima”.

Anche la consigliera Carmen Cappello, candidata sindaco per la coalizione di centrosinistra va all’attacco parlando addirittura di Città “commissariata dalla Lega”.

“Era nell’aria. L’avevamo previsto in tanti che la Sindaca avrebbe ceduto la poltrona di Roi alla Lega.
Ma non era previsto il Commissariamento della Giunta e della stessa Sindaca, che si é realizzato con la nomina ad assessore del segretario regionale del Sap, il sindacato di polizia, che ha avuto come suo esponente di spicco l’attuale onorevole leghista Tonelli. Il nuovo assessore Andrea Longhi ha le deleghe alla sicurezza, legalità ma in più anche ambiente e polizia municipale. Un bel pacchetto, che coinvolge tanti aspetti della nostra città. Imola, città medaglia d’oro al valor militare per l’attività partigiana; Imola, città natale di Andrea Costa; Imola città anche di papi, è stata consegnata dal M5s nelle mani della Lega”. 

 

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