Autodromo, la giunta 5stelle ricorre alle querele. Il PD: “Allora querelateci tutti”

Autodromo, la giunta 5stelle ricorre alle querele. Il PD: “Allora querelateci tutti”
IMOLA – La Giunta del Comune di Imola ha dato mandato ad un legale, per la spesa di 2.000 euro, affinché questo sporga querela contro tutti coloro che avrebbero pubblicato “articoli on-line e post a commento contenenti affermazioni lesive dell’immagine pubblica e della reputazione dell’Amministrazione Comunale nel suo complesso e, come tali, potenzialmente rientranti in fattispecie penalmente rilevanti”.
A darne segnalazione il gruppo consiliare PD che non ci sta a far passare sotto silenzio la nuova spesa legale della giunta pentastellata.  “La delibera – commentano dal PD – è a tal punto generica da non riuscire a comprendere con chi se la stia prendendo la Sindaca ma, immaginiamo, contro chi ha espresso liberamente la sua opinione affermando di volere per Imola un autodromo che funzioni e che trascini l’indotto turistico della città”. E infatti, proprio nei giorni scorsi, la sindaca Sangiorgi aveva annunciato non meglio specificate querele nei confronti di chi, a suo dire, aveva danneggiato l’immagine dell’Autodromo e di Imola a seguito della querelle tra l’amministrazione e Formula Imola.
“Peraltro – proseguono i consiglieri PD – appare quanto mai assurdo che la delibera non indichi contro chi dovrebbe sporgere querela il legale che, incaricato da una Sindaca con manie di grandezza, dovrà autonomamente decidere contro chi agire dopo aver letto tutti i post su Facebook che imolesi e non hanno liberamente scritto sui social e tutti gli articoli su riviste internazionali  con riferimento all’attività dell’autodromo.  Con la critica e il dissenso ci si confronta e non si contrastano con querele. Inoltre poiché la stragrande maggioranza dei cittadini imolesi è orgoglioso del suo autodromo e lo vorrebbe funzionante, fortemente diciamo “querelaci tutti”. Ci sia permessa infine una battuta: dopo aver deciso di mettere le mani nelle tasche degli imolesi aumentando le tasse  per 1,5 milioni di euro (addizionale IRPEF comunale) e prevedendo di incassare la cifra inaudita di 3,8 milioni di euro dalle multe, ci sembra che l’unica cosa che sta costruendo la sindaca sono processi”.
La vicenda non è sfuggita nemmeno alla sezione imolese di Italia in Comune che commenta: “esprimiamo forte preoccupazione per i toni che sta assumendo il dibattito sulla gestione di problematiche vitali per il territorio. Pur se solidali con il Sindaco, relativamente ad episodi in cui possono essersi configurati gli estremi della calunnia e della diffamazione personale, riguardo ai quali il Sindaco ha diritto e dovere di tutelarsi nelle sedi opportune come persona offesa, rimaniamo sgomenti di fronte alla decisione di farsi assistere in questa delicata fase, mettendo le spese legali relative a bilancio comunale, quindi con dispendio di denaro pubblico, in quello che potrebbe sembrare a molti un tentativo di imbavagliare un dissenso crescente nei confronti della Giunta che ci amministra. Una vera sconfitta della politica.    Del testo della delibera, ci preoccupa in particolare l’apparente intercambiabilità fra i concetti di Sindaco come persona e Comune, come espressione degli imolesi tutti”. 

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