Cinque fotografi per Gino Pellegrini

Cinque fotografi per Gino Pellegrini

Dozza – La Fondazione Dozza Città d’Arte rende omaggio a Gino Pellegrini, tra i principali protagonisti delle ultime edizioni del Muro Dipinto. A lui infatti si devono opere come La vite maritata (2005), La mia bandiera (2009) e Muro 150 (2011), quest’ultima realizzata in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e dipinta proprio sulla facciata della Caserma dei Carabinieri di Dozza.

A un anno dalla scomparsa di questo grande artista e nell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario della nascita della Biennale del Muro Dipinto, è stata inaugurata sabato 27 giugno all’interno della Rocca di Dozza la mostra “5 fotografi per Gino“, che resterà allestita e visitabile fino al 27 settembre (mart.-merc.-ven.-sab.10/12:30+15/19;giov.10/12:30+15/22:30; dom.10/19:30). Si tratta di un’esposizione interamente dedicata alla vita e alle opere di Pellegrini, del quale vengono tratteggiate e ripercorse la creatività, la versatilità, l’animo generoso e l’irreprimibile istinto della pittura e della rappresentazione. Il tutto tramite gli obiettivi dei fotografi Luciano Bovina,Claudio Cricca, Loris Fontana, Lorenzo Grandi e Daniele Paradisi che per l’occasione hanno unito i loro talenti per offrire un tributo a un grande amico di Dozza e Toscanella.

Dalla California, dove aveva compiuto gli studi laureandosi e specializzandosi all’Art Center School, Gino Pellegrini aveva infatti portato in Italia e a Dozza la sua stellata carriera di pittore, avendo realizzato scenografie per film quali Gli uccelli di Hitchcock, Odissea nello spazio di Kubrick, Funny girl, West side story, Hello Dolly, Indovina chi viene a cena, La spada nella roccia e Mary Poppins. Negli Stati Uniti aveva lavorato anche per la serie Bonanza e Star Trek e per gli specials di Frank Sinatra, Jerry Lewis, Dean Martin ed altri divi dello spettacolo.

Per l’ideazione e l’organizzazione di questa mostra, la Fondazione esprime un sentito ringraziamento a Claudio Cricca per la proposta iniziale della manifestazione e il coinvolgimento degli altri fotografi.

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