“Parole e musica”: Giannini e Bahrami protagonisti all’Ebe Stignani

“Parole e musica”: Giannini e Bahrami protagonisti all’Ebe Stignani

L’appuntamento sarà preceduto, domenica 27 novembre, presso il Ridotto del Teatro Ebe Stignani (ore 11), dall’incontro con l’autore, in cui Ramin Bahrami presenterà il suo ultimo libro edito da Bompiani: “Nonno Bach. La musica spiegata ai bambini”.

 

La grande poesia e la grande musica si incrociano in una serata di quelle che resteranno nella memoria. Domenica 27 novembre alle 21 infatti, saliranno sul palco dell’Ebe Stignani due artisti del calibro di Giancarlo Giannini e Ramin Bahrami per presentare il recital “Parole e musica”, una produzione in prima assoluta nazionale dell’Emilia Romagna Festival grazie al sostegno della Cassa di risparmio di Imola. Un titolo essenziale, che cela una raffinata ricerca artistica capace di “scrivere” le parole di straordinari poeti come Pedro Salinas, Pablo Neruda, Pier Paolo Pasolini, passando per Leopardi, Dante, Ungaretti e tanti altri, su alcune delle pagine musicali tra le più alte mai prodotte nella storia dell’umanità, quelle che ci ha lasciato un genio assoluto come Johann Sebastian Bach. Ai versi man mano interpretati dalla voce recitante di un attore tra i più dotati e apprezzati nel panorama italiano come Giancarlo Giannini, seguirà il controcanto rappresentato dalle note di Ramin Bahrami, pianista considerato a livello internazionale tra i più autorevoli interpreti bachiani contemporanei; un artista ben noto al pubblico di ERF per i tanti strepitosi momenti musicali che ha saputo regalare nelle precedenti edizioni del Festival.

 

Ecco allora fondersi in perfetta armonia il canto di Tanto gentil e onesta pare di Dante col Preludio sol minore da Il clavicembalo ben temperato così “da cielo in terra a miracol mostrare”; l’inno alla gioia di Questo amore – “così violento, così fragile, così tenero, così disperato” – di Jacques Prévert con Aria da Variazioni Goldberg in sol maggiore; la malinconia struggente del “tempo della tua vita mortale, quando beltà splendea negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi” di A Silvia di Giacomo Leopardi con la Giga da Partita n 1 in si bemolle maggiore; la rabbia fremente rispetto a un mondo ingiusto e crudele che Cecco Angiolieri col suo S’i fosse foco, tempesterebbe “s’i fosse vento” e “s’i fosse acqua, i’ l’annegherei/ s’i fosse Dio, mandereil’ en profondo”, con la Fuga n. 1 in do maggiore sempre da Il clavicembalo ben temperato.

 

Sono innumerevoli gli intrecci tra “parole e musica” che in questa serata davvero magica il duo Giannini/Barhami proporrà al pubblico presente a teatro. Un intreccio affascinante, innesco di una sorta di processo alchemico per generare qualcosa di nuovo e diverso dal semplice accostamento di due arti che, da sempre, rappresentano quanto di più vicino all’infinito l’umanità abbia mai prodotto.

 

Questo grande appuntamento domenicale sarà preceduto presso il Ridotto del Teatro Ebe Stignani (ore 11), dall’incontro con l’autore, in cui Ramin Bahrami presenterà il suo ultimo libro, il quarto: “Nonno Bach. La musica spiegata ai bambini”. “Tu chi sei? Io sono Nonno Bach”. Comincia così, con una domanda semplice e una risposta curiosa, la conversazione che Ramin Bahrami intreccia con un bambino vestendo i panni dell’amatissimo Johann Sebastian, che ha scelto come guida, sommo maestro e nume tutelare fin da quando era a sua volta un bambino. Per Bahrami non c’è alcun dubbio:Bach è il musicista più grande di tutti i tempi. E dargli voce vuol dire farlo conoscere a chi ne coglie solo la solennità distante e rischia di farsi intimidire da quella sua apparenza così seria. Bach amava la vita, il buon vino, le risate, la sua famiglia, ed era curioso, irascibile, veemente. Irascibile lo è ancora, in verità, quando dal paradiso dei musicisti guarda in giù e vede un mondo che non gli piace, dominato dall’egoismo e dal calcolo. Ma cambiare si può, e Bach-Bahrami non si stanca di ripeterlo: basta aprire il cuore alla musica e lasciarla entrare. L’incontro è a ingresso libero.

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