“Basta un SIndaco”: la campagna referendaria del PD segnalata al Corecom

“Basta un SIndaco”: la campagna referendaria del PD segnalata al Corecom

Questa mattina il capogruppo di FI in Regione Emilia-Romagna Galeazzo Bignami, unitamente a Brigida Miranda, consigliera comunale a Castel Guelfo di Bologna e componente dell’assemblea del Nuovo Circondario Imolese, ha presentato una segnalazione al Corecom relativamente alla campagna referendaria denominata “Basta un SIndaco” a sostegno del SI al referendum costituzionale di domenica.

Tale campagna appare, ad avviso di Bignami e Miranda, in potenziale contrasto con le disposizioni contenute nella legge 22 febbraio 2000, n.28, articolo 9 comma 1 che vieta a tutte le amministrazioni pubbliche (a partire dal 28 settembre 2016 nel caso del referendum previsto per il 4 dicembre) di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.

La circolare 42/2016 del Ministero dell’Interno chiarisce altresì che l’espressione “pubbliche amministrazioni” deve essere intesa in senso istituzionale riguardando gli organi che rappresentano le singole amministrazioni e non con riferimento ai singoli soggetti titolari di cariche pubbliche, i quali possono compiere, da cittadini, attività di propaganda al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali”. 

Nel caso segnalato, tuttavia, la campagna denominata “Basta un SIndaco” sembra utilizzare, in maniera chiara e palese, la figura istituzionale del sindaco per sostenere il SI al referendum del 4 dicembre senza tenere conto del ruolo super partes del primo cittadino che, in quanto tale, è chiamato, nell’esercizio delle sue funzioni, a rappresentare tutta la popolazione del territorio amministrato, utilizzando equilibrio e correttezza durante qualsivoglia campagna elettorale referendaria. A titolo esemplificativo è stato allegato alla segnalazione il volantino utilizzato dal sindaco di Imola.

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