Rafforzata la vigilanza a Castello a seguito dell’arrivo di 59 profughi

Rafforzata la vigilanza a Castello a seguito dell’arrivo di 59 profughi

 CASTEL SAN PIETRO TERME – «Desidero ci sia la massima trasparenza per la massima tranquillità sulla situazione”. I profughi accolti all’Albergo delle Terme sono 59 (non 65), tutti giovani adulti. La società che gestisce la struttura alberghiera ha confermato che rimarranno solo fino l’8 marzo”.

Prova così a dare rassicurazioni il sindaco di Castel San Pietro Terme, Fausto tinti, ritrovatosi, suo malgrado, con una bella “gatta da pelare”, dato l’improvviso arrivo di ben 59 migranti, provenienti dall’Hub di via Mattei, e che saranno alloggiati in una delle migliori strutture ricettive castellane, a pochi giorni dall’apertura della stagione termale.

Va detto che il sindaco non ha, purtroppo, poteri decisionali al riguardo. La struttura ha messo a disposizione i posti letto e la Prefettura ha, ovviamente, accettato data la situazione di emergenza che sta portando al collasso l’hub di via Mattei (che può ospitare al massimo 350 persone ed è arrivata, negli ultimi giorni ad accoglierne 800).

Il primo cittadino, dunque, ha solo potuto prendere atto della situazione e provare a gestirla. In primo luogo ha pensato di potenziare presidio e vigilanza. “Per tutto il periodo della loro permanenza è stato attivato un servizio integrato di presidio e vigilanza, il cui obiettivo principale è il mantenimento dell’ordine. La proprietà dell’Albergo delle Terme, in piena collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ha predisposto un servizio di vigilanza privata 24 ore su 24 a protezione di tutta la struttura e dell’area antistante, a tutela della sicurezza sia degli utenti e dei cittadini che frequentano l’Albergo e le Terme, sia degli stessi profughi.

Sono stati disposti la vigilanza e il controllo del territorio grazie alla collaborazione delle Forze dell’Ordine. In particolare: la Compagnia dei Carabinieri di Imola assicura la massima presenza, compatibilmente con le esigenze del territorio, la nostra Polizia Municipale è presente con una o due pattuglie la mattina e il pomeriggio nell’area di viale delle Terme e nel centro della città, e i volontari ausiliari di Città Sicura e dell’Associazione Nazionale Carabinieri effettuano servizi di vigilanza e ricognizione a piedi in viale Terme.

Inoltre il Comune con la collaborazione del volontariato sta organizzando per i profughi delle attività di accoglienza e intrattenimento soprattutto in orario serale”. 

Intanto ieri il direttore dell’Albergo, in una nota diramata alla stampa, ha precisato che «come albergatori non abbiamo dato disponibilità alla Prefettura ad accogliere i migranti presso la nostra struttura, ma abbiamo dato disponibilità di camere e servizi ad una cooperativa sociale che solo dopo aver accettato la nostra proposta commerciale e confermato le camere ci ha avvisato che gli ospiti in arrivo erano rifugiati di varie nazionalità. Saranno trattati come tutti gli altri ospiti».

Certo, saranno 10 giorni “di fuoco” per Castel San Pietro Terme. I 59 profughi sono stati dirottati nel paese termale senza nessun progetto di integrazione: tanti uomini concentrati in una sola struttura e senza nulla da fare potrebbero effettivamente creare qualche problema di ordine pubblico. Situazioni che il Comune sta cercando di prevenire.

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