“La Terra delle donne. Storie di donne che lavorano in agricoltura” è il titolo di un incontro aperto al pubblico organizzato dalla Cia Agricoltori Italiani di Imola in collaborazione con il Comune di Imola nell’ambito delle iniziative per la Giornata internazionale della donna e previsto per sabato 4 marzo alle ore 16 nell’ex bar Bacchilega di Imola in via Emilia 165.
“Come Cia – precisa la vice presidente dell’associazione imolese, Luana Tampieri – abbiamo pensato a questo appuntamento per dare voce alle donne che lavorano in agricoltura perché di loro non si parla mai”. E a raccontare la loro esperienza e le loro scelte di vita ci saranno la presidente dell’Anp (Associazione nazionale pensionati) Cia Imola, Marta Brunori e due donne imprenditrici imolesi, Alessandra Gentilini e Loretta Mascagna. Riflessioni saranno aggiunte dall’assessora alle pari opportunità del Comune di Imola, Elisabetta Marchetti. A coordinare l’iniziativa, la giornalista Alessandra Giovannini. Un’occasione, questa, per conoscere un’attività che troppo spesso è ricordata e presentata da uomini. “Oggi il ruolo di queste donne – dice ancora la Tampieri – è molto diverso da un tempo, infatti, sempre più spesso troviamo giovani figure femminili mediamente più qualificate degli uomini, diplomate o laureate, a capo delle aziende stesse. Inoltre, è importante sottolineare che circa il 40% della manodopera è femminile e che essa apporta un importante contributo al raggiungimento dell’obiettivo dell’azienda agricola”. Anche i numeri ci raccontano un vissuto. Una presenza di 314 imprenditrici a Imola, secondo i dati della Camera di Commercio di Bologna al 31 dicembre 2016, attive nel settore Agricoltura, silvicoltura e pesca. Dati che salgono a 3.245 se consideriamo la provincia di Bologna, a 20.592 se le contiamo in regione Emilia Romagna e a 267.035 in Italia. Nel 2016 erano, invece, 180 le tessere della Cia di Imola intestate a donne. “Lavorare la terra con le proprie mani e seguire il ciclo della natura – racconta la Tampieri – è qualcosa di nobile che ripaga della fatica fatta e che dà la possibilità di vedere giorno dopo giorno crescere il frutto del proprio lavoro. Una sensazione che vorremmo far conoscere a tutti”.
Questo appuntamento avrà un valore in più. E’ prevista, infatti, la vendita di piantine di primule e il ricavato sarà devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto. “Anche questa – conclude la Tampieri – può diventare l’opportunità per ricordarci di chi ha bisogno di noi”.
Al termine un brindisi per tutte le persone presenti e palloncini per i bambini.