Casalfiumanese, dall’8 dicembre l’Arte arriva in Comune

Casalfiumanese, dall’8 dicembre l’Arte arriva in Comune

“ Dopo il successo della scorsa edizione proseguiamo con l’ idea di portare una mostra in un luogo “Comune” per ribadire che  l’arte debba essere una “Cosa per tutti” e non una cosa per pochi, una cosa elitaria” – dice l’Assessore alla Cultura Beatrice Poli – “ quindi assieme a Roberto Sabbatani, curatore della mostra, perciò nuovamente abbiamo deciso di riporre la mostra nel Municipio. Il Municipio è frequentato da molte persone che entrando saranno “invase” da una forma d’arte spontanea ed emozionale. Allo stesso tempo si è voluto valorizzare un edificio che difficilmente viene utilizzato, se non come sede per uffici. Durante tutto il periodo della mostra il Municipio sarà si luogo in cui richiedere pratiche, informazioni, ma sarà anche un luogo in cui fermarsi e soffermarsi sui messaggi che i vari artisti ci vogliono comunicare.”

La Mostra aprirà venerdì 8 dicembre 2017 in occasione dell’anniversario di nascita di Tonino dal Re  e rimarrà aperta fino a domenica 7 gennaio 2018. Sarà aperta nelle giornate di apertura del Municipio e in via straordinaria durante tutti gli eventi del periodo natalizio

La presentazione  è prevista il giorno 10 dicembre alle ore 18,30 per l’occasione Catia Bersanetti, Avgustina Wusha e Franco dal Re accompagneranno i presenti nella visita della mostra a seguire sarà offerto un piccolo buffet..

 

La mostra ospita tre artisti:

 

CATIA BERSANETTI,  nasce a Berra (FE), trasferitasi a Castel Maggiore (BO), compie gli studi a Bologna presso l’Ist. Prof. E. Manfredi.

Artisticamente autodidatta, per anni dipinge ispirandosi all’impressionismo e dedicandosi alla decorazione.

Si dedica poi alla pittura su vetro che rimanda a emozioni più vicine al suo sentire. Così, le fredde lastre di vetro sovrapposte, danno vita a trasparenze che risaltano le profondità e le identità delle figure.

Nel tempo, decide di spaziare anche nella fotografia, catturando momenti di vita che risaltano la dignità e la fierezza delle donne (FEMMINILITA’), rappresentata in soggetti di qualsiasi  età e qualsiasi condizione, argomento ricorrente in tutte le sue opere.

Catia, è in continuo fermento, non perde occasioni per condividere  la sua passione con il pubblico che guarda le sue opere.

 

 

Avgustina Semenova ( Wusha ) (pittrice) nasce a Ceboxary (Russia) nel  1984 dove inizia il suo viaggio artistico alla scuola dell’arte della sua città natale.

Ora vive a Mosca da dieci anni, dove tra molte difficoltà, riesce a dipingere ed esprimere le proprie emozioni, per lei dipingere è una “ragione di vita”.

Negli anni ha affinato varie tecniche di pittura che risaltano il messaggio che vuole trasmettere, l’uso dei colori è accurato e armonioso.

Sia in Russia che in Italia, ha partecipato a varie mostre ottenendo un ottimo consenso.

Nei miei quadri metto il sorriso e tutto ciò che mi circonda in quel momento. Questo è il mio sogno, il mio dolore, la mia gioia, i miei sentimenti, la mia energia, la mia vita.

 

 

 

Tonino Dal Re nasce l’otto dicembre del 1924 da una famiglia contadina alla periferia di Imola. Fin da bambino dimostrò un carattere estroverso, molto irrequieto, sempre alla ricerca del nuovo, con una spiccata predisposizione per il disegno e la manualità.
Conosce il poeta Luigi Orsini che lo stimolò a valorizzare la sua vena artistica e gli fece conoscere i pittori imolesi Anacleto Margotti ed il Conte Tommaso Dalla Volpe.
Negli anni ’50 ebbe l’opportunità di affrescare una chiesa, cosa che aveva desiderato fin da bambino. Affrescò in seguito molte chiese, residenze private e teatri. Nel corso degli anni la sua pittura si è molto evoluta nella continua ricerca della narrativa del movimento e del nuovo. Molte le correnti e le tecniche a cui si è dedicato.
Dal figurativo, caratterizzato da paesaggi, fiori, ricordi agresti della sua Romagna, ciclisti, pretini e ritratti ha poi spaziato in argomenti più complessi e ricercati: partendo dal surreale fantastico passando al surreale simbolico approdando infine al fantastico visionario.
Si è inoltre cimentato nel disegno, nell’acquerello e nelle incisioni. Seppur in minima parte si è dilettato nella tecnica della creta creando svariate statuette.
Tonino Dal Re vanta una carriera artistica di ben 75 anni; dal primo quadro fatto a 10 anni all’ultimo quadro da lui dipinto un mese prima della morte a 85 anni.
Quando parlava della sua morte, Tonino immaginava sempre che arrivasse all’improvviso, costringendolo a lasciare incompiuto il quadro a cui stava lavorando in quel momento.
Ma le cose non sono andate così.
Un mese prima della morte aveva iniziato un quadretto raffigurante una scena di pretini che però mise da parte perché l’incontro inaspettato con una nuova modella gli aveva infuso energia, stimolandolo a dipingere il quadro che ha intitolato La poltrona rossa.
In esso ha racchiuso un insieme di sensazioni profonde e la carica erotica che ha caratterizzato tutta la sua produzione artistica e la sua vita. Non c’è volgarità, è un omaggio alla donna e alla sua sensualità.
Si è identificato nella poltrona rossa che sorregge la donna con espressione allegra e compiaciuta, quasi a dire: “Ho vissuto a lungo e bene” e così ha salutato la vita.
Ha poi rimesso sul cavalletto il quadretto dei pretini ma, volutamente, non lo ha completato posando definitivamente i pennelli.
Aveva deciso che quella sarebbe stata l’opera incompiuta. Venti giorni dopo, il 27-05-2010, durante la notte è passato dal sonno alla morte.

Leggi anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *